mercoledì 10 maggio 2023

Primo Risultato

La Meloni vuole il premier eletto dai cittadini, Renzi è disposto a collaborare, il Pd, rappresentato dalla corrente armocromatica e grillina, rivuole decenni di regime senza voti. Ha un Presidente della Repubblica, forse l'ultimo e lo vuole mantenere. La dependance a 5 stelle borbotta qualcosa d'incomprensibile, buono per tutte le stagioni. Sanno che quella dei banchi rotellanti  è finita. Difficile però capire la liaision scaturita tra due generi, una volta collidenti. Solo disperazione da voto? Non so dove approderà questo ennesimo tentativo di riforma istituzionale, Renzi se vuole il trono Azzurro, deve concedere disponibiltà al dialogo. Calenda torna ai Parioli, può incontrare la segretaria dei lavoratori. Il presidente del consiglio, dotata della cittadinanza più popolare,
 ha lanciato un avvertimento alle minoranze: vorrei una riforma il più possibile condivisa, ma non accetto atteggiamenti aventiniani o dilatori. Repubblica ha subito tradotto che vuole fare da sola. La Stampa trattandosi della sua "esclusiva" quirinalizia, ricorda che un disegno di legge è già pronto. Prevede l'elezione diretta della Meloni e la conservazione (preziosa) di Mattarella. L'alternativa sarebbe D'Alema.
massimo lugaresi