sabato 20 maggio 2023

Le Voci della Tragedia

Fonte: Il Messaggero. Siccità e gelate, il 2023 agricolo era cominciato male ma l'apocalisse ancora in atto, appena finita l'emergenza per persone ed animali, ci sarà da risanare gran parte del settore ortofrutticolo romagnolo. Uno dei più vasti in Europa che da lavoro, indotto compreso, a 20 mila persone. Le province di Cesena-Forli e quella di Ravenna sono le più colpite. 500 millimetri di pioggia in 4 giorni ed in maggio, uno dei mesi più importanti in agricoltura. Decine di migliaia di ettari di ortaggi, frutta, anche da serra, come le fragole, distrutti. Compreso Orogel, il colosso cesenate del settore. Paradossalmente, questo è il danno minore, anche se da solo rischia già di far chiudere tante aziende. Il peggio è che gran parte dei frutteti (pesche, albicocche, kiwi, susine), i più estesi del continente, saranno da ripiantare, perché gli alberi sono sott'acqua da troppo tempo e stanno morendo per carenza di ossigeno. Per i nuovi impianti produttivi occorrono almeno 5 anni. Si capisce la portata della catastrofe. In Romagna si sono già rimboccati le maniche, per adesso spalano fango, mentre constatano, con quanta lentezza l'acqua si stia ritirando dai campi, ma è chiaro che senza aiuti dallo Stato diciamo "strutturati" non sarà possibile ricominciare. Gentile Primo Ministro, il disastro è in casa nostra. Avere la Schlein tra gli eletti in Regione è un vantaggio? Molto meglio Gnassi. 
massimo lugaresi