sabato 6 maggio 2023

Gerald Darmanin

E' sempre successo che, attori, sportivi, politici e scrittori venissero ricordati solo per la "cazzata" della vita. L'infelicissima uscita di Gerard Darmanin ha turbato ulteriormente, i rapporti, non proprio idilliaci tra la Francia ancora di Macron e l'Italia sempre più Meloniana. Con Draghi invece andava più d'accordo che d'amore. Il Pd si è diviso anche in questa occasione. Il quotidiano Liberation, molto più a sinistra di Repubblica del Pd, ha condannato la stupida presa di posizione del ministro dell'Interno francese. Sembra che l'infelice uscita abbia provocato dissensi ai piani alti del Quai D'Orsay. La presunta incapacità della gestione del flusso migratorio su prenotazione, era frutto di un accordo che i governi precedenti avevano stilato con l'Europa, controllore del nostro debito. Sparata infelice non tanto nella sostanza, quanto nelle ripercussioni che potrà avere nella stessa Francia, non certo in grado di dare lezioni sulla sicurezza territoriale. La cacciata dei rifugiati dalla spiaggia di Ventimiglia è istruttiva sul come viene gestita l'immigrazione clandestina, in quel paese destinato ad un cambio di colore governativo. La Marine Le Pen ha già prenotato delle camere di governo. Antonio Tajani, con una apprezzabile decisione, ha annullato la colazione di lavoro a Parigi. In realtà è uno dei passaggi che il timore per le prossime elezioni presidenziali, sta incutendo in Francia, già bersagliata da continue sommosse per due anni di pensione. Fortissima la differenza tra le due classi sindacali. Landini nelle vesti dell'antagonista di un governo voluto dai cittadini dopo anni di supino inchino al draghismo e contismo, sta avviandosi verso l'irrilevanza contrattuale. Importante ringhiare di fronte alla camera di Ra1 3. Arriva anche i ditino, armocromizzato, della Schlein.
massimo lugaresi