domenica 7 maggio 2023

Porta Sfiga

Cominciano a circolare strane voci sul Pd. L'ultima è carina: porta sfiga. Lo scudetto del Napoli e le scaramantiche effusioni, incidono anche sul campo politico. Il povero sindaco napoletano, ma juventino, ha dovuto fare una abiura calcistica. Gli è andata bene. E' vero però che, da anni, tutto quello che il Pd tocca o sceglie, diventa anche leggermente sfigato. I segretari sono sicuramente un indizio grave. Gli apparentamenti, il campo largo, la seduzione a 5 stelle ed infine la 3 cittadinanze, in qualsiasi processo garantirebbero la sentenza, confermando il dubbio. Non necessita ricordare l'armocromia. Draghi, Conte e Schlein sono i principali capi d'imputazione, non prescrivibili. La permanenza nello sconosciuto cantiere dell'opposizione, mostra allergie preoccupanti. 
Dopo la lunga pausa per raccordare le opinioni di tutte le correnti, quella meno numerosa ma più chiassosa con i giornaloni Gedi, sembra abbia deciso di collocarsi dalle parti dello (sfigato) ministro francese. La multi cittadinanze non ne indovina una, però decide di presidiare i (pochi) comuni ancora con simboli piddini e le manifestazioni sindacali del suo compagno di merendine antagoniste. La Meloni, ormai urbi et orbi, è felice di colloquiare con una opposizione così smanata, ma elegante. Arrivano le riforme costituzionali che adesso fanno rabbrividire la cosiddetta (male) sinistra, una volta un loro patrimonio. L'ennesimo litigio tra Francia ed Italia costringerà il maschione a chiedere perdono alla destra italiana, in attesa di lasciare il posto, non il personal trainer, alla Marine Le Pen. Il governo ha colpito le cooperative di Soumahoro, impedendo il travaso dei finti profughi su prenotazione, dalle Ong alla solidarietà delle 32 euro giornaliere. Industria fiorente impiantata sotto la protezione piddina. I salvataggi (veri) vengono eseguiti dalla Guardia e Finanza. Rimane lo scandalo degli unici porti aperti italiani. L'Europa a trazione francotedesca sta sparendo velocemente. Rimane Gentiloni che rappresenta nessuno. Non c'è niente da festeggiare, solo da ripulire. Sono troppe le stazioni invivibili e gli stupri dei senzatetto. 
massimo lugaresi