lunedì 29 maggio 2023

Facciamo i Conti


E' tempo di Giustizia. Al momento il governo, sempre più Meloniano, 
si è limitato a terminare la più urgente delle rivoluzioni, licenziando il Duo Fazio&Littizzetto e cambiando la struttura dirigenziale della Rai. Non affondano il colpo, lasciano spazi ininfluenti al Pd, in versione penitenziale. La partita decisiva sarà il controllo dell'Europa. Lo spostamento a favore di Francia e Germania è il passato. Ci sono paesi che vogliono contare ed altri che sono decisi a cambiare l'asse politico. La Spagna si avvicina a noi. I democratici non hanno più maggioranze, il centro del Ppe è indispensabile e troverà l'accordo per continuare a governare. Fra le tante polemiche accese, oltre al pericoloso inginocchiamento all'America di Biden, c'è stato quello sullo stato d'attuazione del Pnrr, lasciato da Draghi. La propaganda ha provato ad addossare colpe inesistenti al nuovo governo. Cominciano a temere la Giorgia. Li sta menando con un sorriso accattivante. Loro hanno scelto un personaggio da cartoon. L’attacco del governo alla Corte dei Conti, ha regalato una reprimenda, mai indirizzata al vero colpevole dei presunti ritardi. Si sentono forti al punto di colpire una delle fortezze della giustizia e controllo. Arriverà il momento anche per l'altra faccia e bilancia. Non menziono quella sportiva. La mia Juve non aveva bisogno di un accanimento federale, europeo e mondiale. Bastava lasciarla nelle mani di Elkann. Ho assistito al penultimo spettacolo. Squadra ridicola ed allenatore da ippica. Senza schemi, gioco raffazzonato, con cambi di campo che facevamo negli anni 60. Palleggio inesistente, protezione della palla sconosciuta. Mandate gli Agnelli in Olanda, pagano meno tasse, per loro è giubilo. Anche con la Ferrari sono a buon punto. C'è un gran rumore sullo stato della acqua marina. Credo che l'allarmismo sia eccessivo. Però i prelievi (ufficiali) dovevano iniziare prima. Non occorrevano dei geni della protezione per capire che le acque finivano, prima o poi, in mare. Sono davvero ridicoli i difensori di un sdoppiamento (miracoloso) delle reti, iniziato negli anni 60 e finito con i tubi di Hera in mare. Uno scorciatoria davvero fantasiosa e (dicono) salvifica. Arriverà anche il momento del giudizio sul regime gnassiano. 
massimo lugaresi