giovedì 11 maggio 2023

Lo Sport della Giustizia

O la Giustizia dello Sport? Sono arrivate, stranamente non "anticipate" dai soliti giornali, perfetti esecutori dei voleri delle procure, le sempre più strane motivazioni del Coni sulla Juventus e le prospettive di un caso (volutamente) ancora aperto. Deve pagare per tutti. Motto e ordine lo avevamo capito. La regia è la stessa, calci nel culo e carezze che riducono dolore e penalizzazioni. Alle prime tre pagine del "dispositivo" fintamente consolatorio, hanno aggiunto una settantina di fogli che sembrano compilati nella nebbia di Gnassi. Sottigliezze sportive, mescolate con la giurisprudenza cara alla Gazzetta. Il teologo delle plusvalenze, viene triturato come fosse l'unico colpevole senza peccato. Aveva capito, tardi, come al solito, che il "salottino" dei divorziati era da tempo nel mirino delle intercettazioni da pubblicare. Hanno inc.. migliaia, decine di migliaia di tifosi azionisti. Eppure ha continuato lo show delle cazzate. Non voglio però cadere nella folta schiera dei tifosi, quelli che a Rimini sono divisi, secondo le dimensioni del pallone ed il potere politico dei presidenti. Il Pd, per confermare l'etichetta stradale di "partito" della Ztl, sembra avere scelto il basket, più chic del popolare pallone, ormai destrorso. I rappresentanti della politica sono diventati imprenditori di se stessi o partite iva in cerca d'occupazione e visibiltà. Il partito democratico è inesistente da anni. Vive grazie ad una inesauribile propaganda che ripaga. La sentenza del Coni, rivela un paio di tuffi sulla legalità: operazioni a specchio, riflettente solo la Juve e l'aspetto, credo singolare che il club sia stato condannato per fatti diversi da quelli per cui era stato incolpato. Personalmente non lo sento come fosse colpita la mia simpatia calcistica, ma una ulteriore constatazione che la giustizia spesso serve per colpire, non giudicare.
massimo lugaresi