massimo lugaresi
martedì 31 ottobre 2023
Contrordine (quasi) Compagni
Con la firma autorevole di Lorenzo Cremonesi, penna sempre informata del Corrierone, l'intelligence di Dagospia intercetta un interessante articolo sugli "insediamenti" dei coloni nelle terre palestinesi. Un vecchio problema, scatenante guerre con il vincitore assicurato. Era solo una questione numerica. Quanti morti palestinesi ci sarebbero stati. I coloni occupanti godono naturalmente di incentivi del governo e, naturalmente, sostenuti dalle potenti organizzazioni ebraiche americane. Sono quasi 700 mila ad "ebraicizzare" le strisce di terra rimaste. Un incrocio pericoloso tra nazionalismo e religione. La Schlein sembra in ramadan silenzioso. All’inizio parve una cosa da niente, un atto un poco folle da parte di un gruppetto di ebrei particolarmente originali e tanto innamorati della terra d’Israele. Dopo la travolgente vittoria del giugno 1967, i vincitori avevano deciso che i territori occupati ai danni di Giordania, Egitto e Siria andavano preservati intatti, per poter renderli agli arabi in cambio della pace e del pieno riconoscimento di Israele. L'appetito coloniale ha vinto. I coloni rappresentano l'essenza del sionismo. Il rabbino che li guidava voleva creare l'ebreo nuovo. Rievoca altri esperimenti. I laburisti, allora al governo, cercarono di fermare l'invasione. E' finita con la vittoria dei Netanyahu. Il seme era piantato. Era nato l’insediamento di Kiriat Arba, che da allora rimane il cuore pulsante dei coloni oltranzisti. Solo qualche ammirevole giornalista rievoca correttamente la storia. I nostri inviati usano il metodo ucraino. Macerie, bombe, carri armati, missili come fuochi artificiali e... 300 mila soldati russi morti. Il conflitto nato a sorpresa, ha già largamente superato la soglia della vendetta. Le notizie che arrivano dalla Striscia sono crudeli. Quasi tre milioni di persone sfrattate od uccise. Però nelle incursioni israeliane i terroristi vengono bombardati uno alla volta. Conclusione? L'Onu conferma la sua inutilità. L'Occidente è sempre più diviso, la Meloni brilla per coerenza, difficile da digerire. Altro travaso di voti?