massimo lugaresi
martedì 17 ottobre 2023
Ludopatia Calcistica
Tutti sapevano e raccontano a Corona. Il canovaccio dell'ennesimo scandalo calcistico, si riempie di ipocrisia, materiale che nello sport italiano, intriso politicamente, abbonda. Gravina, negli scandali, si erge a censore ed attento osservatore che non si tocchi il neroazzurro. Uno dei pochi colori lindi e specchiati, La ludopatia che improvvisamente colpisce il mondo del calcio, assume i colori odiati. Il primo reo confesso della patologia è naturalmente juventino, altrimenti lo scandalo si blocca o sparisce, come fosse plusvalenza. Invece grazie alle "soffiate" che arrivano al migliore distributore di notizie e foto a pagamento, il processo in piazza e sui tre giornali sportivi, altra anomalia italiana, si allarga. Tira più delle due guerre. Quella arrivata per ultima si svolge da oltre 70 anni ed ha interessato solo i vecchi comunisti. La Meloni adesso, conduce la sempre meno numerosa corrente occidentale. Anche questa è una curiosa deviazione della storia. Siamo tutti in attesa che Fabrizio Corona ci faccia sapere chi sono i 40 forse 50 ludopatici misteriosi. La giustizia, in particolare applicata al pallone, funziona così. Chi ha i pizzini migliori che escono a valanghe prenotate, diventa ricco. I magistrati, qualcuno con la famiglia, protestano contro i poliziotti. Vi sembra un paese normale? Un cassone 5 euro.