venerdì 13 ottobre 2023

Troppi Nemici

Gli scontri con il Libano a nord di Israele impegnano l'esercito israeliano da molto tempo, contro i militanti di hezbollah, sostenuti naturalmente dall'Iran. Dotati di un enorme arsenale di razzi e di un esercito tra più attezzati del Medio Oriente. Questo è il problema. Non è uno dei tanti (troppi) conflitti tra ebrei e palestinesi che facevano propendere per i più deboli. Siamo ad armi pari, direi che, per la prima volta, Israele rischia. Ai confini ha solo nemici. Credo sia il momento migliore per una diplomazia risolutiva della coesistenza tra i due popoli. Finora non vi erano possibilità, troppo il divario tra i contendenti. Gli Stati Unuiti sono i più preoccupati per una escalation del conflitto. Scenario molto diverso da quello proiettato con il comico impegnato in una guerra senza possibilità di vittoria. Troppi nemici alle porte e confini. Gli americani si sono stancati di essere il bancomat bellico. Devono usare controfigure e stuntmen e le vicine elezioni si presentano come quelle del Pd. Nel sud israeliano occorre mettere in sicurezza le città colpite. Il pericolo però arriva dalla frontiera settentrionale. Il confine con il Libano è storicamente instabile e da quattro giorni sono aumentati gli scontri tra le forze armate. Diverse fazioni palestinesi in Libano, hanno rivendicato la responsabilità degli attacchi di questa settimana in territorio israeliano. Ma è soprattutto Hezbollah, l’organizzazione militante più potente del Libano, un gruppo sciita sostenuto dall’Iran che ha come fine ultimo la distruzione dello Stato ebraico, la minaccia più seria per Israele. Gli Hezbollah, hanno un vasto materiale di razzi e migliaia di combattenti  che hanno acquisito esperienza militare nella guerra civile della vicina Siria. Altro stato nemico. Gli analisti (in ritardo) hanno detto che potrebbero attaccare Israele se le truppe si spostassero a Gaza. Scenario terribile. Due guerre sono troppe anche per la propaganda democratica. 
massimo lugaresi