giovedì 5 ottobre 2023

Il Partito dello Spread.

I droni della propaganda piddina, usati dalle intelligences giornalistiche, colpiscono con lo spread. Il pericoloso divario tra i nostri btp ed i bund (guarda caso) tugnini. Vista e sperimentata l'impossibiltà di battere il centrodestra con il "brancaleonismo" demogrillino, si affidano ai giornali dei migliori imprenditori italiani, che pagano le tasse all'estero. Il differenziale, su cui soffiano, è a quota 197. Alto, come è successo nei tanti momenti di crisi fiduciaria. Però c'era Draghi e perfino Conte che rassicuravano gli investitori. Noi paghiamo la gestione di un conflitto su procura. Le sanzioni hanno provocato timori nel mondo e fortissimi aumenti in alcuni settori strategici. Ed io pago, diceva il Principe Curtis. Oggi Dagospia respirava aria di crisi, con una euforia degna del migliore masochista. I problemi del governo, nella presentazione del bilancio, sono tanti. Godere per una situazione generata dai compagni delle vecche merende e clausure, è una ulteriore offesa al cittadino pagante. Con una approssimazione violenta c'è una divisione netta tra i partigiani del reddito vagabondo e del 110% come regalo e gli altri ugualmente votanti in stragrande maggioranza. Allora meglio continuare a campare con stipendi faraonici ed impartire lezioni di serietà. La cosiddetta sinistra di Landini o rivestita alla Elly, fa parte di questo gruppo garantito. Siete sicuri che il Presidente non vi manda a votare?
PS Non si parla più del voto a 16 anni? Bastano gli altri.
massimo lugaresi