sabato 7 ottobre 2023

La Guerra al Generale

Vannacci non lo sa, ma quando passa, ride tutta la Città... di Rimini. Così Nando Piccari, adibito all'ironia di Chiamami Città, ha liquidato il libro più letto, scritto dal generale Vannacci e presentato dal consigliere della Lega Montevecchi, all'Hotel Imperiale. Tutto questo clamore, mentre il compagno Melucci si applica, diligentemente, a spiegare alla Asi, come funziona l'urbanistica applicata alla grande, ma nemica distribuzione. Perfino il Carlino sta giocando in difesa di un mondo che sta scomparendo, come la felice immagine della nostra città. I buchi superano le pezze necessarie e gli assalitori superano largamente i garantiti. Il letargo dell'opposizione, viene bruscamente interrotto, per ragioni nazionali, non per meriti locali, inesistenti da sempre. Il ritorno della politica, dopo due anni di clausura sanitaria, ha portato un governo di destra, con qualche traccia di centro berlusconiano. La Meloni ha indubbie capacità e sembra trainare la compagine, con Salvini che gioca la sua partita, per salvaguardare la peculiarietà leghista.  Anche Tajani serve per attrarre, prima o poi, i due gemelli del 4%. La crisi ha travolto il fragile Pd, a cui è stato trapiantato un soggetto dannoso, come la "culture" imperante. La scelta di un personaggio come la Elly, dettata da incurabile presupponenza e scarsa considerazione degli avversari. Ho l'impressione che la malattia colpisca anche Rimini, intesa come proprietà politica. Il Principe uscito di scena, lascia una scia impercorribile di lungomari, errori, presunzioni, coreografie, nebbie ed un capitale, accumulato in decenni gloriosi, fortemente deprezzato, perfino vilipeso. Però allunghiamo il percorso dei Metromare. Lungomari deserti, senza rotaie.
massimo lugaresi