sabato 28 ottobre 2023

Guerra di Maggioranza

Dalla lunghissima Striscia delle Notizie di Dagospia, è sparita la Schlein. In compenso (democratico) compare, tre per uno, la Giorgia. Esaurita, con perdite elettorali, la campagna su Giambruno, è scoppiata la guerra che divide più di quella su procura di Biden. Anche l'America, intesa come gendarme del mondo, è sparita. Rintucciata nei confini, invia armi e dollari per posta. Repubblicani, prossimi vincitori e democratici barcollanti, sono divisi ed in lotta con la storia recente. Solo nel governo italiano brilla una forte coesione occidentale, soprattutto atlantica. La marcia verso la Nato, vede la destra vincitrice. Povero Pd, quello riminese è diviso, nel silenzio rispettoso del Carlino, anche sullo sport. Pensate quando ci sarà il bando delle spiagge. La maggioranza parla d'altro, per sembrare unita. Sfoderano promesse e studi di fattibilità elettorale. Il lungomare che fece stravincere, oggi è diventato un'incompresibile e costosissimo pedaggio alla mobilità. Il governo unito, senza opposizione, fa quello che vuole e può, con il debito monstre. Piccoli interventi che toccano però milioni di cittadini. Riduzione canone Rai con l'aumento del tetto pubblicitario. Il baraccone statale non riuscirà mai a pareggiare costi e ricavi. Un ammonimento a Mediaset spargitrice di audio rubati? Anche Cairo non farà salti gioiosi. Io la vedo come la certificazione che ì'occupazione del potere piddino è completata. La nomina del "musulmano" Buttafuoco alla Biennale di Venezia è un tassello importante, mentre la Cinecittà di Veltroni è in amministrazione controllata. Anche Dagospia conferma la mia impressione sul Corrierone lombardo, ormai approdato al molo del centro destrorso. La sinistra, così conciata, corre il rischio di sparire, sostituita dai grillini. Sono molto più bravi nel fingere di fare politica e più onesti sulle guerre. 
massimo lugaresi