mercoledì 11 ottobre 2023

Duplice Ambiguità

Dopo anni di pace mondiale, interrotta solo dalle incursioni americane o Nato, stesso comando, con ambiti definiti, siamo arrivati al punto di non ritorno. La guerra ucraina su procura di Biden, per non smentire il Nobel consegnato ad Obama, sembrava rappresentasse il massimo dell'ipocrisia possibile per la sinistra italiana. Trasformata nel Pd puoi fare tutto, spesso il contrario. I miei (quasi) ottanta anni mi permettono ancora di ricordare il passato militante ed obbediente. Uno dei "credo" incrollabili, non discutibili del Partitone, era l'assoluto appoggio alla causa palestinese come a quella wietnamita. Lo dico con facile ironia, fino a due anni fa, dal balcone sindacale sulla Piazza Cavour, prospiciente il Carlino, brillava, per molto meno, la multicolorata bandiera palestinese. Una scelta senza se e ma. Oggi Linkiesta nel suo occidentalismo senza sosta, cerca di realizzare il bis bellico. Vorrebbe portare tutto il lacerato partito democratico sulle sponde israeliane per non dire americane, dopo avere cancellato e sanzionato la Russia. Dovreste chiedere scusa alla Meloni, non ha sbagliato una "vostra" mossa. Viene ricevuta e benvoluta dalle potenze occidentali, mentre la Schlein  deve essere ancora decifrata. Non capiscono nemmeno quello che dice o vorrebbe. Il terrorismo di Hamas viene in aiuto, ma la semplicità dell'assalto, testimonia il quasi pareggio delle forze in campo, anche quelle nascoste. Il tempismo dell'assalto e le modalità, con decine di ostaggi, fanno pensare alle Torri Gemelli. Altro passo verso una resa dei conti delle due potenze create. L'ambiguità della sinistra è inevitabile ed il regalo alla destra diventa milionario, nei voti. L'unica coalizione che predica e si comporta di conseguenza. Chiamate l'armocromatica, occorre rifare il corredo dell'opposizione. 
massimo lugaresi