venerdì 13 ottobre 2023

La Storia



Quello che è successo in Israele, ai confini con la Striscia di Gaza, ristretto e popolato rifugio dei palestinesi, rimasti dopo l'insediamento ebraico, è frutto di una "non" improvvisa ondata terroristica, usando però crudeltà ed accanimento mai visti prima. I due popoli da oltre 70 anni, tra alti e bassi, con sei giorni di guerra ad armi impari, sembravano avere trovato una convivenza, per quanto turbolenta. L'atrocità del gesto, profittando di una festa, esula dai legittimi risentimenti del popolo palestinese, oppresso e chiuso in una Striscia. Difficile argomentare di fronte al macello di bambini. I partiti si dividono anche sulla condanna delle atrocità di Hamas. Da decenni la sinistra italiana auspica una soluzione diplomatica con la formazione ed il riconoscimento dello stato palestinese. Sembra invece che l'ingiustificabile atto terroristico sia compiuto per cancellare la possibilità. Ho l'impressione che sia una voluta distrazione dalla guerra su procura americana. Un truce messaggio agli ex padroni del mondo, ormai fuori anche dal Medio Oriente. E' rimasto il piccolo, ma potente stato ebreo, attaccato nel momento della massima disattenzione. Il centrodestra della Meloni è compatto, a sinistra c'è il solito casino, dovuto alla costruzione spuria del Partito Democratico. Gli ingredienti collidono, non più cementati dal potere scomparso. Questo però ha poca importanza anche per noi. Siamo ancora un porto aperto, su una montagna di debiti. 
massimo lugaresi