martedì 5 marzo 2024

Volete Ferragni o Schlein?

Le due leader del Partito Democratico sono piombate nella stessa angosciante situazione. La segretaria scelta nei gazebi grillini e conosciuta da pochi intimi familiari, ha un problema grosso, in politica: non la capisce nessuno. E' dotata di ventriloqui di tutte le matrici del campo largo, ma sono pochi quelli che "reggono" un suo comizio. Testa nervosamente ondeggiante, una incessante lettura anche per ringraziare e mostrare la sorridente dentiera. La Ferragni è l'esatto, ma godibile contrario. Socialmente eletta dalla comunità piddina del consumismo spicciolo, si presenta impeccabilmente bene e preparata. Sorriso e pianto sono intercambiabili. Sul versante comunicativo non c'è paragone. Il genere poi gode di numerosi attestati. Hanno, ambedue, usufruito della indispensabile incoronazione di Fabio Fazio, ma le interpretazioni non sono paragonabili. Immaginate un pandoro sponsorizzato dalla Elly? Linkiesta dei radical chic, invece ha ufficialmente lapidato l'influencer, in disgrazia pubblicitaria. L’obiettivo dell’intervista era riconquistare le aziende, non il pubblico, soprattutto democratico, il cui favore, è risaputo, non è sul mercato. Casini lo testimonia da decenni. Povera sinistra tra Soumahoro e Fedez, passando per la 3 cittadinanze. Anche il miracolo sardo si sta sciogliendo, come fosse napoletano.
massimo lugaresi