giovedì 7 marzo 2024

Crosetto


Nel corso del 2020, anno di virus e clausura, diversi quotidiani delle selezionate scuderie, avevano pubblicato le Segnalazioni di Operazioni Sospette che Bankitalia trasmette alla Unità di Informazione Finanziaria, per contrastare riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Le prime pubblicazioni riguardavano personaggi politici di livello come Matteo Renzi, Giuseppe Conte, Rocco Casalino, soltanto per fare alcuni nomi. Le Sos devono essere trattate con molta cura, perché contengono informazioni riservate e in un certo senso neutre: come si diceva. Bankitalia fa un’istruttoria e invia a Dna e Finanza transazioni apparentemente sospette (bonifici dall’estero, strani scambi di denaro) ma che potrebbero essere lecite. Spetta infatti alla polizia giudiziaria effettuare gli approfondimenti. Quei documenti, invece, in alcuni casi, diventati molti, sono finiti su giornali (selezionati) prima che alle procure, circostanza che ha inquietato non poco i vertici delle Fiamme Gialle e del ministero dell’Economia. Tutto è cambiato nell’ottobre scorso, quando Guido Crosetto, ministro della Difesa, ha presentato una querela alla procura di Roma. Da qui la scoperta che un finanziere, nei giorni precedenti alla pubblicazione degli articoli, avrebbe effettuato ricerche proprio su Crosetto. Il militare viene perquisito e poi sentito, nega ogni irregolarità, ammette il fatto ma spiega che le interrogazioni al sistema venivano effettuate abitualmente dal suo ufficio per motivi di servizio. Non mentiva perché gli investigatori scoprono che sulla stampa sono finite solo alcune delle centinaia di interrogazioni alla banca dati che risultano dai loghi digitali fatte nell’ufficio della Dna. Successivamente il finanziere ha provato a scaricare sulle modalità organizzative dell’ufficio, non convincendo però gli inquirenti. Ora le indagini vogliono trovare una risposta a una domanda inquietante, ma con una risposta troppo facile. Perché si cercavano dati sensibili su alcuni dei personaggi politicamente più esposti del nostro Paese? Compito dei magistrati far luce su tutti i misteri. E' iniziata la controffensiva sempre delle stesse matrici democratiche. Svilire e minimizzare, sono al momento gli unici droni usabili. Non sembrano avere altre armi disponibili e convincenti. Le interrogazioni illecite sembra siano diventate migliaia, tutte da una sola parte.
massimo lugaresi