lunedì 25 marzo 2024

Le Verità Cercate

La strage moscovita sarà un lungo e silenzioso dilemma per le propagande associate nella ricerca di verità accomodanti. L'aspetto più inquietante è stato l'allarme lanciato alla Russia da parte della intelligence americana, una delle più ascoltate, direi la verità assoluta per l'ammiraglia Repubblica e le sue scialuppe informative. L'assoluta condivisione di Dagospia lo attesta. E' stata cancellata, la balla insostenibile che Mad Putin si fosse "attentato" da solo. Era una delle verità (subito) uscite. Per noi semplici osservatori ubbidienti, preparano l'intervista con il solito ambasciatore che si pensa, giustamente, sia più informato di Salvini. L'ambasciatore Giampiero Mussolo, coperto dalla strana somiglianza dell'opposizione di sinistra, con la larga maggioranza di destra, propende per la "convenienza" di Putin che può serrare le fila all'interno, dopo avere intascato una assoluta maggioranza? Il quasi 90 % dei voti, con undici fusi orari, abbisogna di una strage per rinsaldare le fila? L'auto-attentato è stato scartato con la stessa velocità di un intervento di Zelensky che poteva avere qualche indubbio motivo. Quattro terroristi, pagati una miseria di rubli, hanno creato quel panico e relativa strage? E' vero che canteranno tutto e forse di più, però la vertità non la conosceremo mai. Nel gioco a specchio, aspettano la mossa dell'avversario per pareggiare le colpe. Rimane però un indiscutibile colpo all'immagine di Putin, voluto per cancellare i dati di una rielezione quasi unanime. Il nostro ambasciatore vede in prospettiva una reazione non benevola di Putin contro l'Ucraina. Dipenderà dall'esito delle elezioni americane. Anche la modesta intelligence di questo blog, che ha come nemico controllore il potente Facebook, condivide l'analisi dell'ambasciatore. L'articolo copiato da Dagospia conferma la dipendenza del gregge radical chic della Schlein, dalle intelligence una volta ostili. Siamo sempre spettatori, spesso cavie, però in allarme.
massimo lugaresi