sabato 16 marzo 2024

La Caccia

La propaganda americana pro Biden, felice di imbottire il comico ucraino di mezzi e uomini disposti a morire per allargare i confini della Nato, è entrata in conflitto contro il sionismo che si allarga ad ogni strage israeliana. La pulizia
 della Striscia è arrivata alla fine prevista. Decine di migliaia di morti, in un confronto bellico impari. Gli ostaggi sono però ancora quasi tutti nelle mani di Hamas. Non possono giustificare i massacri di Netan ed allora usano le sempre più numerose manifestazioni, come rigurgiti sionisti. Non ne indovinate una. Dalla segretaria che rappresenta la sinistra con cittadinanze complici, alla competizione con la Ducetta, per aggiudicarsi il premio della fedeltà atlantica. Chi non è d'accordo (sempre più numerosi) viene bannato anche da Meta. La sinistra è spaccata, la sua fragilità è spesso commovente. Il minacciato campo largo è diventato un giardinetto da passeggio elettorale. A Napoli non hanno fatto parlare un certo Molinari, perchè ebreo. Pensate che fine fanno i palestinesi perchè (forse) terroristi. Queste invasioni di territori sono benedette, consentite e protette. Però lanciano viveri con il paracadute della morte e possono sparare meglio nel mucchio degli affamati. I democratici a stelle e strisce di Gaza si stanno giocando anche uno degli ultimi presidi. Per terminare una guerra insulsa ed inutile, dobbiamo fare il tifo per Trump. C'è uno strano accoppiamento bellico tra la componente legata alla elegante espressione dei generi radical chic, con la destra meloniana e non solo. Taiani sta svolgendo, in silenzio monoespressivo, l'unica parte consentita: ubbidire. 
massimo lugaresi