martedì 26 marzo 2024

Tragicommedia

L'Organizzazione delle Nazioni Unite, dopo decenni, ha dato (almeno) l'impressione di contare, dopo avere messo nell'angolo dei cattivi (veri) Israele di Netan. E stato un colpo durissimo per Linkiesta. Il blog del radical chic, alberganti nel Pd, ha reagito nobilmente, facendo (quasi) finta di niente. Un colpo inaspettato dagli storici compari americani, anche democratici. Trump ha messo in ballo i suoi miliardi, non ancora sequestrati, per la campagna vincente. Ridiventato presidente, anche i giudici di Washington diventano inoffensivi. Nella gara a chi sembra meno....è largamente in vantaggio. Mario Lavia, bravissino "truccatore" dei fatti&misfatti piddini, usa Linkiesta per definire una tragicommedia quello che sta avvenendo in Italia e nel mondo che ribolle. Ha ragione, possiano solo guardare e commentare gli avvenimenti, come semplici osservatori al guinzaglio. Però "scivola" su quelle che per lui e naturalmente la corrente che rappresenta, sono le cose importanti. Lui vede la rinascita democratica nell'unione con Bonino, Renzi e gli altri due liberal-democratici esistenti per Repubblica. Avevamo urgente bisogno di un'altra lista. Matteo Renzi risorge nei momenti del bisogno, soprattutto dopo una Schlein. Lo immaginate solidale con la 3 cittadinanze? Il voto europeo si presenta male, mentre a destra, seguendo il vittorioso esempio riminese, stanno facendo di tutto per presentarsi meno uniti. L'improvvisa fiamma passonaria che la Meloni mostra per la Ursula, con Taiani d'accompagno, sarà l'ennesimo regalo per mantenere l'Unione che trova sintonia solo nelle sanzioni. Quattro milioni di italiani sono in povertà assoluta. Per la propaganda però, il virus della miseria si è sparso, con l'arrivo della Ducetta. 
massimo lugaresi