mercoledì 20 marzo 2024

Bugie Esaurite

Le differenze tra i (miei) due blog di riferimento, cominciano ad essere inquietanti per la propaganda. Linkiesta è naturalmente dalla parte (stretta) dei radical chic, quelli che ti guardano e giudicano, dall'alto verso il basso, come insignificante. Storgono spesso anche la bocca e dettano le priorità del momento. Poi tornano, con i piedini armocromati, sul campo dei fallimenti. Però riescono a prevedere bruschi cali dell'empatia meloniana. Lo possono fare negli intervalli elettorali. La Meloni gira il continente africano, promettendo miliardi, in cambio della cessazione dell'industria migratoria. Ci sono le ong degli sbarchi concordati che ancora raccolgono, sempre per caso, centinaia di migranti su barchette dotate però dei cellulari di Alarm Phone. La Ducetta ha stretto i cordoni delle borse italiane, costringendo le Ong dei miliardari annoiati, gestite dagli antagonisti, compagni della Schlein, a circumnavigare la penisola per non approdare solo nella vicina Lampedusa. Le vignette ed i murales con la premier capovolta lo confermano. Dagospia mantiene una versione popolana, più consona alla destra, usando le famose tette&culi che hanno decretato la fortuna del blog. Attirati i lettori guardoni, può sempre condividere anche La Stampa e Repubblica, dimenticando la matrice, dannosa anche per la juventus. Il mondo
 delle influencer ha ricevuto una batosta terribile. Il Pd si era impadronito anche di quello. E' da sempre il partito delle Cinecittà, non più degli operai, categoria lasciata alla Lega, con le regioni nordiste. Divide con i grillini i voti del sud, più facili da raggiungere, dopo le scandalose iniezioni di bonus. Anche le migliori penne arruolate, confermano che così il regime meloniano è destinato a durare all'infinito. La Sardegna è stata un incidente di percorso, sconfitta cercata e voluta. La stessa che vedrà invertire le parti in Basilicata dopo l'Abruzzo. Le due componenti della sinistra si odiano amichevolmente. Antitetiche e senza un potere da dividere. Dico spesso che Rimini sembra terra felice, il puntino dell'adriatico, regge ad ogni pressione, segno che i vecchi hanno seminato bene e l'opposizione non esisteva neanche prima. La debolezza del Pd, viene sostituita da un apparato che sostenendosi, mantiene a galla anche i resti del partito padrone. Il primo pericolo arriverà dal cambio demaniale. Il cemento della maggioranza si dissolve, nonostante gli avvisi ed i pizzini lanciati. Se succede una rivoluzione demaniale, con il nostro tessuto turistico e commerciale agonizzante, allora cambiano le certezze finora confermate. Bruciamo, in ritardo, il falò di San Giuseppe, uno dei ricordi di una infanzia meravigliosa. Le ancelle dell'ambientalismo erano già in azione. A Viserba non ci sono fratini da salvare, solo un Don Aldo per tutti. 
massimo lugaresi