domenica 31 marzo 2024

Il Democratico Ribollire

Ho notato, da attento lettore di Linkiesta ed ammiratore di Dagospia, Il Democratico Ribollire. Il blog radical chic, fiancheggia la corrente Schlein, mentre Dagospia, con tette&culi popolari, si occupa dei resti di un partito multiforme anche nei generi. Non è ancora ufficializzata la nascita delle due correnti, al momento indicate come Riformista ed Antagonista di polizia e monumenti. Hanno capito però che è meglio non picchiare nessuno in Ungheria. Da noi trovi subito il perdono. Abbiamo passato anni di piombo ed attentati, senza perdere il concetto della democrazia. Cercano di resuscitare rigurgiti fascisti, francamente visti solo su bottiglie o braccia alzate nello sport. Le due correnti, in attesa della consacrazione o divisione, sono il risultato di una scelta politica sbagliata anche nei passaporti della segretaria. Un salto nel vuoto e nel buio. La copertura di Prodi, la precipita nel grottesco. La storica sinistra italiana, avrebbe già formato due partiti, con un congresso. Rimangono ancora le briciole di un potere sconfinato. Il Partito Democratico è il peggiore miscuglio della politica italiana. Lo shaker di Prodi ha miscelato partiti confliggenti, avversari dal dopoguerra. Mani Pulite ha distrutto le componenti principali, carcerate e disponibili a tutto. Dopo una serie di travasi e sigle plurime, i resti del comunismo, accompagnati dalle lacrime di Occhetto, sono scivolate nella parodia, in attesa di compiere la miracolosa trasformazione nel democratico, piuttosto cristiano. Occorre dire che la propaganda spingeva la mutazione della pelle comunista, nel fritto misto dello chef Prodi. Ci spingono ad adottare sanzioni mai sufficienti, che portano la Russia nell'orbita commerciale e bellica della Cina. A noi però regalano la migliore inflazione europea e quattro milioni di veri poveri. Gli americani si sono stancati di porgere aiuti per massacrare ucraini e palestinesi. La Pace è una utopia, sempre più lontana, arriveremo al punto che la terza guerra sarà inevitabile. Il virus ci aveva ammonito. 
massimo lugaresi