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Gli Usa paracadutano pasti volanti su Gaza. Netan, ringrazia e bombarda il mucchio degli affamati. I colloqui auspicati da tutti, anche dalla premier che ha spodestato il passaporto della Schlein dall'ambito trono della fedeltà cieca. La pulizia (umanitaria) della Striscia è ormai arrivata al mare. Ci sono più proteste in Israele di quelle davanti alle ex Botteghe Oscure. Gnassi non ha ancora ritirato fuori la bandiera preferita. La favola della tregua imminente, sembra quella di cappuccetto rosso ed il lupo diventato del genere buono. Il precario premier israeliano sa che la sua permanenza al governo è legata al prosieguo di una guerra ricorrente. Le due forze sono scandalosamente impari. Un massacro ignobile per la ricerca di nuovi spazi da colonizzare. La guerra è vinta, come le altre, ma Israele ha perso il consenso di gran parte del mondo. Sono rimasti gli States, legati ancora ai democratici alla Biden. Il piccolo stato, costruito ad hoc è però circondato da feroci nemici. Si accendono nel mondo focolai di guerra, il cerino ha sempre la stessa matrice. Le badanti di Biden hanno deciso, in silenzio, di abbandonare il comico rivestito. Arrivano (pensate) notizie di rivolte cittadine in Ucraina contro il proseguire della guerra. Le "hackerate" sono sempre iniziative di Putin. I morti, naturalmente, solo russi. In una settimana abbattuti secondo le infallibili intellicences ben 15 aerei. La nazionalità è quella nemica.massimo lugaresi