martedì 12 marzo 2024

Parolacce

I social le adottano, moltiplicano, diventano lessico comune. Addebitarle al Papa, definito, spesso, comunista è quasi naturale, per la nostra propaganda. Così ha fatto Linkiesta, sull'orlo della disperazione postabruzzese. Il Pontefice, ha avuto l'ardire di consigliare al comico nudo ma rivestito da guerriero Usa e Getta, di arrivare ad una concordata pace, senza aspettare Trump. Zelensky protetto ancora dalla sfacciata propaganda sconfitta, ha licenziato mezzo governo, in attesa del (suo) benservito, segnale che la corruzione e l'opposizione dilagante in Ucraina, stanno raggiungendo livelli inaccettabili anche per l'Europa della Von der Lyden. Il blog dei radical chic che hanno ballato una sola elezione, sarda e disgiunta, ha usato durissime espressioni contro il tentativo di porre fine ad un conflitto inutile e dispendioso con uomini, mezzi e sanzioni. Il tanto paghiamo noi, va bene alla Ducetta ed alla Schlein, per doveri cittadini e familiari, ma contrasta il pensiero sempre più dilagante. L'unico in grado di apparecchiare il tavolo vincente è Erdogan, il simil Putin europeo. L'articolo del blog piddino è puerile ed irritante. Il bambino che porta via il pallone dopo avere subito dieci gol. A proposito sembra che l'ultimo aumento di capitale della mia Juve serva per venderla ad un prezzo molto alto. Finalmente una buona notizia. Matteo Renzi non ha indovinato nemmeno questa.
PS Foto: La triade preoccupata, prima del voto
massimo lugaresi