lunedì 21 maggio 2012

Ma Basta!!!!

Gnassi, Rimini Isola, raddoppio del depuratore di Santa Giustina, lavori a Rimini Nord e per conoscenza all’assessore Visintin: Queste, le prospettive dell’amministrazione che risponde alle pressioni di una città il cui comparto economico e ricettivo è nel panico scarichi. E mentre il sindaco impiega il suo tempo a pensare a come spedire i turisti a 100 metri di altezza a contemplarsi gli scarichi a mare dall’alto di una ruota che gira, a noi che stiamo sulla battigia col naso turato e contempliamo quello che accade al mare, non rimane che parlare di bandiere blu, rosse, gialle, perché no, nere come quelle dei pirati (almeno i bambini si divertirebbero) con colei che possiamo ormai ribattezzare come l’assessore ai cartelli. In questo panorama di confusione, sento ritornare le richieste di qualche bagnino che invoca ancora la condotta di scarico a mare. E’ quindi utile intervenire per ridare un ordine logico alle cose. CONDOTTE A MARE: Allontanando di qualche centinaio di metri la vergogna di Rimini, levando dall’imbarazzo il bagnino, alla prima risacca, coi fondali bassi e di scarso potere di diluizione come i nostri, i problemi tornerebbero a ripresentarsi a riva in poche ore, sia sul profilo ambientale che sanitario. E non credo che una volta realizzata quest’opera faraonica, una classe dirigente come la nostra sia tanto onesta con sé stessa e con la propria cittadinanza da continuare sulla retta via della separazione. E questo significa denaro sprecato, tempo perduto e una truffa al mare, ai turisti e ai riminesi. RADDOPPIO del DEPURATORE: E’ un progetto già avviato da tempo, non è merito dell’attuale amministrazione e non porterà benefici se non gestionali, giustificando la chiusura del depuratore di Bellaria. SDOPPIAMENTO DI RIMINI NORD: Ok, aspettiamo fiduciosi l’inizio dei lavori, ma chiediamo a chi di dovere, date e luoghi di partenza dei lavori. Basta proclami ed è ora che la politica inizi a parlare anche dello spinoso problema degli allacciamenti privati alla rete, allacciamenti tutti da verificare e riorganizzare, talvolta correggere, specificando onestamente anche ai privati la realtà di chi pagherà, come, quando e perchè. RIMINI ISOLA: Questa è una delle operazioni di distrazione di massa più abili della storia del nostro sistema fognario. Compete quasi alla pari con le condotte a mare o con le vasche di prima pioggia. E’ impensabile di sgravare la nostra “cloaca maxima” (l’ex letto del fiume Ausa oggi deviato) e l’invaso del Ponte di Tiberio degli scarichi fognari, collettando con un tubo i liquami nel fiume Marecchia, quando cinquecento metri dopo, il fiume scarica nuovamente i liquami in mare. Chiediamo all’amministrazione: perché far perdere altro tempo alla città ipnotizzando anche l’associazionismo in una marginale e vacua chiacchierata sui cartelli, dopo il voto favorevole di ben due consigli comunali ai quali ho partecipato e che decretavano l’urgenza di iniziare i lavori di sdoppiamento della rete? Perché perdere altro tempo dopo la conclusione di un piano di fattibilità che mise al lavoro per un anno intero (lo scorso) Hera, AUSL, ARPA, Consorzio di Bonifica, amministrazione e la sottoscritta, il quale decretò l’urgenza di realizzare l’improcrastinabile risanamento ambientale del nostro mare tramite lo sdoppiamento di tutta la rete fognaria? Non basta l’emergenza “salute, ambiente ed economia” per rispettare gli impegni presi?


 Maria Cristina Gattei di fede ambientalista