sabato 19 maggio 2012

Sanatorie&Affini


Da soli e da subito, abbiamo sostenuto che l'aspetto ambientale degli abusi in spiaggia era solo uno dei permessi necessari, così come confermato dai tecnici del comune nell'apposito schema illustrativo, ovviamente confezionato in termini sintetici, lasciando all'istruttoria della pratica ogni decisione in merito. Crediamo che le sgradide sorprese saranno molte: 
1) nell'ambito dell'illustrazione generale del bagno dovranno essere rappresentati i vari manufatti e quindi diventa obbligatorio per chi esamina la richiesta accertare la loro legittimità (vedi Circolo Nautico Viserba) e se non vi sono problemi ambientali in quanto costruiti prima dell'anno 1985, rimane aperta la questione sul piano edilizio urbano, unitamente a quello antisismico e doganale. 
2) lasciando perdere la suddetta delicatissima questione, per ora applicata ai due Circoli Viserbesi, passiamo alla pavimentazione. In moltissimi bagni, s'integra con gli scivoli di raccordo del lungomare, che non ci risultano essere dotati di alcun titolo, è prevedibile che l'istruttore della richiesta chiederà apposita integrazione dei previsti titoli: edilizio, ambientale, doganale, antisismico, con l'aggiunta di quello demaniale. Nella fattispecie dovrà dimostrare che l'opera è all'interno della concessione del richiedente, sottolineiamo quest'ultimo aspetto, perchè ci sembra di ricordare che i siti delle vecchie scale, coperte con queste opere, sono ancora in concessione comunale. Per ultimo, non per importanza, va sottolineato, che dette rampe non rispondono in alcun modo alle norme sulle barriere archittettoniche per portatori di handicap e una loro sanatoria farebbe transitare la responsabilità, in caso d'incidente, dal titolare del bagno all'amministrazione che le ha legittimate. 
3) molta confusione sotto il cielo dei gazebi e pergolati, il primo con una copertura impermeabile è di fatto assimilato ad una costruzione e come tale, al di là dei permessi previsti, deve far riferimento alle previsioni del piano spiaggia, che permette queste costruzioni solo in differenza negativa, ossia il nuovo è realizzabile, solo dopo aver previsto di eliminare il 10% delle vecchie costruzioni, così' come si faceva con il vecchio Piano del 1980, quando un bagnino per montare il casone più grande doveva demolire una certa quota di cabine esistenti. 4) i campi da bocce possono essere mantenuti, così come recita lo schema illustrativo, ma sotto ci deve essere la sabbia, quindi è molto probabile che gli Uffici giustamente chiedano una perizia giurata al tecnico di parte, che ovviamente non firmerà mai, in quanto tutti sanno che nel 99% dei casi sotto la sabbia ci sono gettate in calcestruzzo con tanto di reti e tondini in ferro. 
5) per il verde, il parere della commissione ambientale, come citato nello schema illustrativo, non potrà che essere negativo in quanto legato al piano del verde comunale che non prevede quel tipo di essenze. Con questi cinque punti abbiamo dimostrato che il film non è ancora finito, mancano le riprese obbligatorie dei bar, non sembra cambiato nulla per questi attori privilegiati, basta scendere in spiaggia per accorgersi che tettoie, appendici commerciali, tamponamenti laterali sono ben presenti. Ci vuole un altro regista.


 P.S. La Sede del Circolo Nautico di Viserba è legittimata o no? Bisogna rispondere.