venerdì 4 maggio 2012

Rappresentanze


Da quando è stato eletto alla guida del maggiore partito d'opposizione(?) Miserocchi non ha emesso un vagito, l'unica impresa oppositiva degna di nota è uno scambio di wrestling inaugurale tra Renzi e Zoli, la posta in palio era la fotografia con il posto più vicino a Gnassi, l'occasione, una inaugurazione di 80 metri di porfido, spacciati come opera del secolo. Sull'assenza totale dei partiti di maggioranza abbiamo scritto perfino troppo è arrivata la vibrata protesta della Vitale per giustificare l'assenza del consigliere idivvino al momento del voto pro bagnini, non l'inutile presenza. Bulletti continua ad essere un ottimo medico che non c'azzecca niente con il ruolo di ViceVitali, il primo sacrificato da Giarda nello spending review. Non abbiamo mai capito la sintonia tra un Di Pietro che avrebbe già sigillato gli enti inutili ed il pensiero bullettiano molto sodale con i sentimenti del suo presidente. Sel e Rifondazione sono giustamente spariti, appartengono ai reperti storici, Mangianti è la Domus del Politico, nessuno conosce i nomi degli assessori eccetto quello non scelto da Gnassi, i bagnini lo urlano spesso sulla spiaggia, corre il rischio di essere nominato. Il consiglio comunale è ormai un inutile orpello del quale il Sindaco vorrebbe fare a meno, difficile dargli torto, il capogruppo democrat sembra il sindacalista dei consiglieri. La politica viene interpretata come un blaterare fastidioso, le province nate per forza sono state riempite di poteri sbagliati difficili da rimuovere, zeppe di dichiaratori del niente, i partiti nella loro inutilità presto consacrata dagli elettori, vengono usati come pulpiti dai quali versano omelie disgustose. persone senza storia e capacità, miracolate nel lavoro e stipendio, dispensano amenità urbanistiche, culturali e perfino turistiche, un virus che contagia i più deboli di spirito, il nuovo ragazzino democrat è nato imparato. Se usciamo dalla politica (?) incontriamo i sindacati, Cigielle in testa, una volta si occupava di tutto, incontrando amministratori e politici oggi concede l'idea di un soggetto non più in grado di uscire dai soliti quattro compitini. La vera catastrofe sono le Rappresentanze delle categorie economiche, una volta facevano a botte come per Borgo Marina per entrarci, oggi escono alla svelta. Della confcommercio si sono perse tracce visibili, la confesercenti è un chiosco sulla spiaggia, rimangono le due grandi categorie artigianali. Il montismo ha creato una fusione di fatto, si sono cooptate, dividendosi le piccole torte della tragedia economica riminese, limitandosi alla gestione dei loro associati. La Cna ha tentato qualche colpo grosso, con questi amministratori ha ripiegato giustamente nell'ordinaria manutenzione, sono indicative le parole del presidente dei pescatori Cevoli in merito al riordino dei cantieri portuali, la Città è tutta un vorrei ma... Salviamo gli industriali, hanno finalmente parlato ed agito chiaramente a fronte di una ricapitalizzazione di una banca in perfetta sintonia con lo stato della Città ed alle tante promesse inevase, mentre qualcuno gioca a fare il Sindaco, senza inchini, Rimini è affondata.