domenica 20 maggio 2012

La Fine del Turquoise


Camion e grù hanno mestamente rimosso le enormi travi del Turquoise, emblema della prima(?) invenzione sponsorizzata dall'allora consigliere regionale Gnassi. Perchè non ci fossero dubbi sulla paternità, si fece immortale, nel giorno dell'inaugurazione dei lavori, in una famosa foto, davanti  al cantiere con le dita a V in segno inequivocabile di vittoria. Per dirla tutta, non era l'unico passeggero illustre sul primitivo carro, i politici, per salire, facevano a botte come fossero sul ring del Borgo Renzi, solo in seguito il povero Massimo Perotti si trovò abbandonato. Che il Turquoise non potesse funzionare lo hanno dimostrato i fatti, la ragione del fallimento consiste nel motivo banale che non puoi fare una discoteca-ristorante di lusso e tra i tavoli, nella spiaggia pubblica, si aggirano vecchietti, curiosi, mamme con il passeggino e frotte di bambini al seguito. Saltata l'impostazione iniziale, quasi subito, tutto si tramutò in un contesto informe, con i gazebi sul mare, pensati per romantiche notti, occupati da gattoni che avevano comperato le Becks ad un euro dagli ambulanti, lasciando il ricordo della serata a chi andava al mare al mattino: bottiglie, urina e rigurgiti, difficili da individuare dagli addetti alla pulizia, perchè coperti da due tre zampate di sabbia, ovviamente queste devianze notturne finirono per incidere pesantemente anche sulla gestione ordinaria dello stabilimento balneare. Ricordiamo, non certo per inveire contro imprenditori, ai quali va dato il merito di averci almeno provato, neppure su Gnassi, su questo versante. Nel gioco corretto chi intraprende se vince guadagna se perde fallisce, ma chi ha un ruolo politico deve assumere analoga responsabilità, non presentarsi come verginella, cancellando mattoni e..grattacieli targati Melucci e Biagini, proponendo un'altra patacata come i chiringuitos. Sarebbe meglio cominciare a pensare ad una spiaggia che corre il rischio/certezza di essere chiusa non per colpa della paratoie di Hera ma della merda targata...