venerdì 25 maggio 2012

Non Voleva


Marco Lombardi possiede un curriculum politico di tutto rispetto, per anni è stato il punto di riferimento della cosiddetta opposizione cittadina. Basterebbe questa qualifica per inquadrare il personaggio che ha garantito al pidielle attraverso Errani una posizione molto forte, quasi da maggioranza, le strutture una volta funzionanti come Fiera, Palas, Scuole, Sanità e ..Mattoni venivano gestite con l'accordo regionale tacitamente rinnovato ad ogni elezione. E' stato costretto a polemizzare con Gnassi, Non Voleva, lo ha fatto poco in anni di finta opposizione, oggi riuniti ufficialmente nel caldo abbraccio montiano, le polemiche locali sono bandite, vanno di moda i duetti Pizzolante&Marchioni. Negli ultimi tempi, hanno dovuto strafare, si sono inventati liste e candidati adatti a perdere, in sintonia con la debolezza del Giovane, per non correre il mortale rischio dell'epoca Tadei. Anche questa volta ci sono riusciti, non avevano pensato però che la crisi e la soluzione quirinalizia avrebbe rivoluzionato il Paese. La terza repubblica sta marciando, sono ancora poche le roccaforti strappate ai nemici, ma entrambi i partiti, chi per naturale dissoluzione, chi per morte progressiva devono fare i conti con la storia grillina. Un Movimento che accellererà la consunzione del quadro politico, hanno paura ad indire le elezioni perchè sono sicuri che l'ondata di rinnovamento feroce arriverà nelle aule parlamentari. Un lungo preambolo per atterrare su Lombardi, ognuno sceglie la pista che gli rimane, quelle del Fellini sono pericolosamente piene di debiti, mentre il Palazzo protesta contro l'Imu di Bersani, consegnando al Prefetto prima che si ricongiunga con i colleghi romagnoli, le fasce tricolori. Non facciamo scherzi, Le faccia sparire, sarà ringraziato.