domenica 13 maggio 2012

Bolland


Il Montismo come prospettiva politica sta lentamente scivolando, le correnti montiane del Pd non sanno che professori prendere, vale anche per le aree cattoliche presenti più numerose degli elettori. La crisi del terzo polo ha tolto la possibilità di agitare nei democrat il pericolo di una scissione a destra legata al successo di PierAzzurra, ipotesi tramontata con lo svaporamento di FiniBocchino. L'ala sinistra democrat, ripreso fiato assieme alla sfiga di rivedere nei ranghi D'Alema, spinge per prendere le distanze dalla disgrazia bocconiana, chi lo ha appoggiato ha perso malamente. Alle critiche di Prodi e Parisi hanno fatto rispondere da un ..Petitti, in mezzo al grande casino del Paese e gli evidenti fallimenti di una politica che è solo recessiva e profondamente ingiusta, i fondatori dell'Ulivo parlano di legge elettorale e primarie. Accidenti, in ottobre con le previste elezioni, avremo la grande marcia grillina su Roma, stanno tutti lavorando per l'avvenimento. L'Italia rischia davvero di non farcela, ha indovinato più profezie finanziarie Beppe dei tredici banchieri al governo. Disfacimento progressivo e profondamente meritato del pidielle, contestazione globale con la novità degli attentati green, lavoro, precariato, prezzi, imu, crescita sono temi decisivi, nel Pd parlano delle loro cose, convinti che in questo deserto, l'unico partito rimasto abbia già stravinto. Prodi sarà il prossimo inquilino del Quirinale, pochi rimpiangeranno il vecchio, Pigi può tirare un sospiro di sollievo, rimane un particolare inquietante perchè si avveri, si dovrà trasformare in un..Bolland