mercoledì 2 maggio 2012

Uomo Qualunque


Potendo parlare, con il Presidente della Repubblica dell'Uomo Qualunque, individuato nel Comico(?) Beppe Grillo, leader di un Movimento destinato a crescere smisuratamente, vorremmo educatamente chiedere, con il timore di riaprire storiche delusioni, come sia possibile non decretare nel contempo la fine della seconda repubblica. Lo sfascio delle rappresentanze politiche, gli arresti ed indagati che colpiscono i partiti di maggioranza montiana senza risparmiare quelli della debole opposizione, non riescono ad assimilare il momento a quello più famoso di tangentopoli? Sembra prevalere la paura che inaugurando la terza fase istituzionale ci si debba per forza liberare degli interpreti attuali anche i più alti. Questo vuole fare Beppe, è un delitto mafioso? I cittadini hanno già avviato questo passaggio doloroso in termini sociali ed economici meno cruento sul versante giudiziario, la difesa petita dei partiti male si concilia con il verdetto popolare, per il momento solo sondaggiato. La fiducia è arrivata tanto in basso che gira strisciando, il tecnici al governo dovevano rappresentare una svolta, dimostrarsi peggiori dei predecessori in così poco tempo, è stata una impresa. Le accuse di volere destabilizzare il Paese sembrano simili a quelle dei comintern quando si trovavano al cospetto di qualche lieve dissenziente mentre si sono dimenticati di realizzare quanto dichiarato all'inizio dell'avventura montiana. 1) Riforma del parlamento, dimezzamento dei parlamentari, forti riduzioni economiche compresi gli assurdi diritti acquisiti. 2) Chiusura province, comunità montane, enti inutili, riordino delle partecipate a tutti i livelli, statali, regionali e comunali. 3) Nuova giustizia, ponendo come obiettivo la fornitura di mezzi e uomini in cambio di tempi civili. 4) Chiudere il finanziamento pubblico già deciso dagli elettori. 5) Standardizzazione dei costi in ogni settore della pubblica amministrazione 6) Lotta alla corruzione aumentando controlli e controllori ma eliminando le troppe discrezionalità. Sono le richieste che il Presidente avrebbe dovuto imporre ai partiti, il suo Monti era il personaggio scelto per svolgere un compito impossibile per altri o rifinanziare le banche? Sembra passato il tempo utile, il Bocconiano è difeso solo da Casini, Bersani passeggiando nel Paese lo vede pieno di macerie, Alfano non si comporta male, Maroni riuscirà nell'improbo compito di traghettare i resti migliori della Lega, ma tutti i partiti saranno costretti a trasformarsi in movimenti per seguire i cittadini quando la lezione elettorale si abbatterà su di loro. Ricordo Grillo quando ebbe il coraggio di sbeffeggiare il consiglio di Telecom poi le solitarie battaglie su Cirio e Parmalat, non ha sbagliato una previsione. Ne faccio una, tutta riminese, la prossima volta segnate 21,75, per difetto, i demagoghi da noi sono tantissimi