mercoledì 30 maggio 2012

Maggiordomo


Giornali e televisioni di tutte le ideologie, perfino quella pubblica inguardabile, affermano che oltre al Maggiordomo, c'è di più, la tesi più accreditata è una lotta di potere tra almeno due cordate, in vista della successione a breve del Pontefice. Gli arresti dei calciatori sembrano abbiano sortito l'effetto di oscurare una vicenda che segna forse, in attesa della prossima, il livello più basso della credibilità papale, fortemente minata. L'elenco degli scandali è impressionante, il nostro vaticanista non ricorda un Angelus disturbato dalle contestazioni, Monti si può tranquillizzare. Avevamo cercato di buttarla sul faceto auspicando un movimento simil grillino che scuotesse regole e consuetudini che il passar del tempo e la crisi rendono insopportabili. Le parole del Papa aumentano le tristi impressioni, il suo pontificato non passerà alla storia come indimenticabile, nella prima parte ha impiegato troppo tempo a spegnere gli incendi che le incaute parole avevano attizzato, adagiandosi poi nel ruolo forse più consono di teologo scrittore, lasciando spazio ai due gemelli antagonisti. Formigoni andava ripetutamente sul lussuoso yacht prestato però portandosi dietro un altarino per compiere i rituali che l'appellativo celeste gli imponeva. A Rimini un prelato importante ha sbagliato la scelta dell'auto di rappresentanza è scoppiato il finimondo con il concessionario. Occorre rivisitare il rapporto fede e politica, gli schieramenti sono pregni di rappresentanti con stigmate religiose, non fanno più differenza come nel passato, quando anche il Pci venne invaso e catturato dai cattolici, gli intrecci sono talmente tanti e perfettamente visibili che è auspicabile un ritorno alla austerità comportamentale. Neanche la creazione di una rotatoria enorme sulla via Covignano può rendere utile il Seminario. 


 P.S.
 I giornali locali a Rimini sono quattro (4), tutti uguali, al M5S non ne dovrebbe toccare uno?

corvetto.it