giovedì 17 maggio 2012

SpaccaRimini


La querelle scoppiata da Marche e Rimini sembra davvero una guerra tra aspiranti ricchi e neo poveri.  Spacca, Governatore delle Marche, fino ad ieri non ci avrebbe neppure pensato di arrivare alle offese contro la perdurante capitale del turismo, secondo le incaute parole del Giovane Sindaco. Le differenze strutturali, ricettive, economiche tra le due realtà erano abissali, ma il tempo, come si dice, è galantuomo, noi siamo precipitati negli abissi delle doppie bandiere rosse annuncianti divieti di balneazione da osservare secondo i parametri di civiltà ambientale decretati dalla matrigna europa, mentre la costa marchigiana si fregia di bandierine blu ad iosa. L'assessore Visintin ha poche colpe personali assieme al delegante nelle vesti di Sindaco, tantissime come segretario del partito di potere cittadino. Non riuscire a combinare uno straccio di Bilancio perchè i suoi predecessori ci hanno depredato di risorse indispensabili, trasferendole in seminari, palas e fiere vuote, con la ciliegina finale di un trc che rappresenterà lo spread assassino della nostra comunità, per lui è associazione esterna, ugualmente condannabile. Dove troverà gli ottanta milioni urgenti per portare la merda più al largo, strumento indispensabile per la bandierina premio? L'aggravante di non cimentarsi nella soluzione di un problema, veleggiare sulla città atterrando per premiazioni e foto, con comitati, associazioni, pro loco costruite per omaggiare, è aspetto che ci dicono dal palazzo, non più sopportabile. Si è fatto una marea di nemici dentro l'apparato, la certezza di non avere rivali forse può portare i democrat alla scelta di non continuare l'infausta esperienza. Lo speriamo, sentiamo migliaia di grillini cantare felici, la Città ha bisogno di transitare attraverso una salutare purificazione.


P.S.
Le caute affermazioni di Melucci e la perdurante assenza di Errani, confortano la nostra tesi, le parole di Galli non riusciamo a commentarle. Fate presto però.