giovedì 8 ottobre 2020

Il Buio Oltre la Siepe

Film tragico, ambientato in una Rimini contagiata, mentre il signore del castello racconta la favola della città meravigliosa, con la corte, alla Versailles, che vive nel suo mondo. Il popolino, composto in prevalenza da partite iva, si muove atterrito, smarrito, assalito dalla peste cinese ed una miseria dilagante. Lo sfondo è feudale, adatto al regime principesco. Il Palazzo è infestato da decine di assessori, consiglieri ed infedeli. Mezze calzette, rappresentanze sindacali ed economiche che si tramandano il titolo nobiliare. Vige il Si, obbligatorio come lo sdraiarsi ai suoi voleri, pubblicati dal trombettiere di fronte. E' stata creata anche una splendida dimora per il futuro riposo del regnante. Un Borgo talmente fortunato da possedere centinaia di posti per cavalli e buoi parcheggiati. Ha collocato una serie di ponti levatoi, che lo congiungono al vecchio, decadente centro. Sta sparendo sotto i colpi della onnivora distribuzione piddina. Esistono nella piazza, titolata erroneamente a Cavour, una serie di strapuntini dove si possono sedere in adorazione ed ascolto assessori, consiglieri e tecnici da lungomare. Il dominio occupa tutti i campi, anche i resti della cultura, fino all'informazione fatta da uno per tutti. In dieci lunghi anni la città si è liberata dell'opposizione, stonata ed incapace, forse più dei regnanti. Sono comparsi, usciti dalle tenebre delle liste, uno sparuto ed inguardabile drappello di grillini. Una specie nata dall'incrocio tra un comico ed un commercialista. Per avere loro notizie, almeno sanitarie, si sono infettati, costringendo il Parlamento ed il Campidoglio a clausure ridicole. Tutti sono convinti che nessuno avrebbe fatto meglio del Principe. Governa con editti, le gare ed i bandi sono bestemmie eretiche, vige il criterio della spiaggia. Siamo alla decima proroga e non è finita. Pensate che vogliono indire una gara, addirittura europea, per stabilire chi debba succedere ad..Hera. Nessuno l'ha presa sul serio. E' scomparsa, dopo una fuggevole apparizione, la "pianificazione". Escono dal cilindro principesco cartelloni e slide, l'urbanistica vista da "Piano" Ermeti. Il Principe è un salvatore, innovatore, come faremo senza di lui. L'aspetto buffo che non sembra preoccupare è che l'alternativa a questa farsa la trovi nel suo feudo politico. Il nuovo sindaco anche se dovesse indossare una sottana disegnata da Melucci, dovrà seguire le orme del Maestro. Una volta in quel partito c'erano personaggi che non credevano alle favole pubblicate dal Carlino. Un terzo abbondante della nostra industria turistica è sul lastrico, il resto è agonizzante. La componente commerciale la potete testare con una passeggiata nei Parchi del Mare. Sono due, quello a Nord, lasciate perdere o vi perdete, a Sud ..niente di nuovo, oltre alla delinquenza assortita. Potete però ritrovare due splendidi esempi di colonie, inizio secolo. Non entrate in quelle porte. Più facile rubare cinquecento metri di lungomare, smentendo se stesso, usare rendering ed accordi con i privati e fare, con i soldi dei cittadini, l'ennesimo giardinetto. Se qualcuno osa protestare lo si manda in bicicletta o monopattino. Siamo arrivati alla fine della favola del bel ragazzo. Lo lasciamo fare come sempre oppure si tenta un colpo di mano possibile? La società civile non si ribella, l'hanno divisa tra garantiti e falliti, però tutti con la mascherina.