lunedì 26 ottobre 2020

Il Vento di Gnassi

I giornali oggi parlano solo del covid, nella seconda edizione governativa che dovrebbe incutere più terrore della prima. Nessuno chiede le elezioni. Primo risultato raggiunto. La recrudescenza, lo ammettono anche i strapagati scienziati della paura, è dovuta all'incapacità di questo governo. L'estate ha decretato il tana libera tutti ed anche il coronavirus ha goduto delle ferie, assaltando indisturbato le zone più affollate. I risultati si sono ingigantiti con l'apertura ritardata delle scuole e l'uso di un trasporto pubblico alla metromare. Il primo colpo è stato a Briatore, così ha smesso di negare. I veri negazionisti (?) si sono comportati a Rimini più civilmente dei centri sociali di De Luca. Hanno diviso l'Italia e direi il mondo, tra i buoni naturalmente democratici meglio se del colore di Obama e gli altri con in testa Trump, Orban, Johnson. Il primo nemico con la taglia di Repubblica sulla testa è il Truce Salvini. Avendo gettato qualsiasi riferimento ideologico, usano il potere, regalato a pezzetti, ai grillini. Con piccole dosi sono diventati dipendenti. Sono fatti così, devono trovare un nemico ed etichettarlo sovranista e fascista. I cittadini sono divisi in due grossolane categorie: i garantiti dai soldi pubblici ed i milioni di partite iva, professionisti, commercianti, artigiani ed..industriali. I bagnini non so dove metterli, li prorogo a dopo. Un pensierino che anche il Pd, pur ridotto a Zingaretti, dovrebbe fare. I lavoratori sono quelli che non lo votano più. Il sindacato è la testimonianza probante. Si garantiscono da soli. Pensate alla parabola di Landini, un no global diventato umarel di Giuseppi. Volevo parlare però del vento eolico secondo Gnassi. Ho impiegato la mattina per leggere la lunga lettera di Gnassi, lanciata dal balcone al Carlino. Il fedele scrivano si è superato nell'esaudire le volontà principesche. Nel poema epistolare inviato al direttore, più fedele di lassie, ha glissato sulla Palestina, non è più di moda nella combriccola dei migliori, L'itinerario lessicale c'è tutto, Stanco di citare un puntino nell' Adriatico, ha usato artisti poco conosciuti come Raffaello, Leonardo e Piero della Francesca. Non si è dimenticato però della "gretinaggine" che trasuda in ogni pensiero, parafrasando il più grande scopatore presidenziale, dopo Berlusconi. Ha inaugurato il New Green Deal, senza pale. Avevo visto giusto quando ho bollato l'iniziativa come frutto di una corrente del partito. Il primo sponsor è stato Melucci. Hanno messo in campo tutto il mondo ambientalista di casa e cortile. La componente più seria, meno debitrice, ha cancellato l'iniziativa, presentata per la terza volta, come fece Giuda. Gnassi ha giudicato l'affare miliardario dalla riva. La ritiene la postazione più coreografica, con il fotografo del Carlino e gli apostoli del running, la frequenta spesso. Non c'è il vento, La forza necessaria per fare girare le pale a loro e noi. Attraverso l'opera letteraria dell'insuperabile scrivano ha tentato di farci dimenticare l'oscenità del Dpcm, letto di giorno. Impedire ai ragazzi di giocare a calcio, in cambio della spesa, è un delitto. Quella dei ristoranti credo passerà alla storia dei..decreti. Bonaccini ha incassato senza protestare. Una veloce considerazione: faccio (anche) il segretario o lo mando a fanculo? Non volevate le elezioni qualche mese fa, figuriamoci adesso. Noi ceneremo alle 18. Todro, il migliore ristorante di Viserba, ha detto che alla prossima inaugurazione, non vi invita.