martedì 13 ottobre 2020

La Telefonata



La Protezione Civile telefona a 20 mila riminesi per ricordare le norme anti contagio. Opera ammirevole, una allerta che ti allunga la vita, come recitava il famoso spot. Mentre il giornalista famoso per i dossier inesistenti su Gnassi, ci comunica gli infetti di ieri. Sembra in castigo per non avere accettato il trasferimento nella dependance di Santarcangelo. Il conteggio lo fa con precisione anche Melucci con il suo Chiamami Città e vota Petitti. Aggiungono sempre un'altra espressione tipica della pandemia: siamo al picco. Una delle tante frasi stupide come quegli striscioni arcobaleno dell'andrà tutto bene. Il Carlino ieri non ha ospitato lettere, si è accontentato della conta sanitaria. Gli allarmi vengono delicatamente usati per arrivare al desiderato lockdown senza spaventare. Ce la fanno, iniziano con le movide militarizzate, pub scomparsi dopo una breve apparizione, costringendo Indino alla Cig, se non avesse un'altra decina di poltroncine. Ce la fanno anche questa volta, i pericoli sono in famiglia, non nei supermercati e soprattutto negli sport di contatto ma solo amatoriale. Se corri forte puoi tenere la bocca aperta. I ristoranti a mezzo servizio, a tavola non puoi ospitare più di dieci persone. Io lascio, a turno, un nipote fuori. Mancano i droni.