venerdì 2 ottobre 2020

CS Avv. Roberto Biagini

Ritengo positiva la notizia che il Comune di Rimini abbia deliberato la (doverosa) costituzione di parte civile nel procedimento penale di cui si discute. Non riesco a capire, però, la logica che ha portato l' ente a dividere, nell'ambito dell' unico procedimento penale, le fattispecie di reato e deliberare l' esercizio dell' azione civile nei confronti degli imputati coinvolti nella contestazione della "Turbativa d'asta" e falsi documentali, connessi con la realizzazione (mancata) dell' impianto "Acquarena", e non anche nei confronti degli imputati coinvolti nei falsi documentali e truffa aggravata, connessi con il collaudo del "Tecnopolo" (vicenda quest'ultima che vede coinvolti dipendenti comunali), visto che il Comune di Rimini è stato individuato persona offesa nell' ambito dell' procedimento penale globalmente inteso e visto il tenore degli atti d'indagine. In ogni caso restano senza risposte le domande politiche di "contorno": perchè si è sentita la necessità di chiamare un soggetto da "Modena" per venire ad occuparsi di "questioni riminesi" ? Chi ha legittimato il capo di Gabinetto del Sindaco ad introdurlo negli uffici di via Rosaspina e perchè ?
 Roberto Biagini