venerdì 23 ottobre 2020

Stoppato

Appena uscita la candidatura a sindaco formulata, in fretta, da Mario Eerbetta, consigliere comunale di Rinascita Civica, ne di destra, nemmeno di sinistra, è stata bombardata dai due giornali d'accompagno ed i sette blog di servizio. Chiamami Melucci, rimane il regista piddino, nei momenti elettorali. Nessuno è in grado di gestirli come lui. Ha una candidata spendibile, con un curriculum alla Gnassi di dieci anni fa, il resto sono nomi da primarie, ironicamente democratiche. Ogni tanto, il Carlino, consultato, a tavola, Bronzetti, infila un candidato civico super partes (loro). In alternativa, tra i facilitatori delle liste, c'è la coppia Gobbi&Fabbri, bravi nel raccattare dall'opposizione. Due geni che hanno saputo, con qualche proroga, infilare bagnini, albergatori e commercianti, allora in attività e raggiungere la maggioranza. Lo scenario nostrano è questo, nel suo squallore. I problemi, diventati drammi sociali, vengono decretati, non puoi nemmeno protestare, sei bollato come negazionista. Il coro è ancora quello delle bandiere sui balconi. Ci hanno fatto vedere la realtà per poche settimane. Bonaccini è amato più al sud della sua regione che al nord, troppo vicino alla Lega del nemico (vero) Salvini. L'uscita di Erbetta è stata estemporanea e frettolosa, pur avendo tutte le caratteristiche personali e politiche. Per non sbagliare od essere costretti un domani prossimo a scomodare alti prelati, il consigliere è stato "stoppato", senza usare il giornalista di punta. Un avviso ai naviganti. Non ci sono terze vie, possiamo consigliare fila dritto, periferie abbandonate, saldi di hotel, delinquenza assortita, colonie abbandonate, fiera venduta a Bologna, senza Palas, ma per fare il sindaco, caro consigliere hai scelto, per primo, la strada sbagliata. 
PS Continua a fare il lavoro più bello per la città. Per fermarti ti tolgono il simbolo.