giovedì 22 ottobre 2020

Sei Mesi

Non eravamo la nazione che aveva meglio affrontato la pandemia? Cosa abbiamo fatto in questi mesi, dopo gli annunci ripetuti dell'arrivo di una seconda ondata? In Lombardia, tanto per non perdere il vizio, avevano aperto un'altra indagine sulla costosa trasformazione degli stand fieristici in terapie intensive. A proposito dove sono i soldi della Lega? Con tutte le rogatorie sprecate, non siamo riusciti a trovarli? La risalita dei contagi ci ha colto di sorpresa, per evidente impreparazione. In questi sei mesi il governo Conte, non sembra aver fatto proprio niente per prepararsi. In Campania i duellanti De Magistris e De Luca, se le suonano. Quelli che oggi criticano erano sempre quelli che
per iscritto, per radio, in tv o sui giornali, tutti i giorni citavano il governo come il migliore modello per l’Europa e per il mondo. I sondaggi proiettavano Giuseppi a numeri impensati, una sua lista era data al 25%. Aumentano i contagi se aumentano i tamponi. Tracciamento, trasporto pubblico, scuola. Fallimenti in serie. Almeno impedite la visione di Speranza. Sanno solo chiudere. Riunioni, commissioni, task force e comitati tecnico-scientifici e la sfilata a Villa Pamphili a rallegrare tutte le componenti sociali. Eravamo al picco dell'ascesa dell'uomo sussurrato da tanti, mai votato da nessuno. Da marzo sono passati sei mesi e ci ritroviamo, messi peggio al punto di partenza. Paura di confessarlo? In ogni caso, ripercorrendo quanto è stato fatto e detto da marzo a oggi, la conclusione è che, se siamo in questa situazione, la colpa non è solo di chi ha finto di governare ma della foltissima mandria di quelli che adoravano chi fingeva di.,.governare. Concedo a Bonaccini, il riconoscimento di un'azione che lo rende "diverso". Ha capito che anche nel suo partito c'è molto da cambiare. Nella rivoluzione che scoppierà, ricordatelo.