martedì 6 aprile 2021

Il Presidente e la Pupù

Magari potessi dichiararmi colpevole. Reo confesso! Significherebbe essere tornato bambino o di nuovo padre. L'azione è certamente da condannare, sentirsi destinatari di un lancio record da PSBO, un fuoricampo alla Joe DiMaggio, terminato in piena Emilia, rimembrando i miasmi di mio figlio, è alla stessa stregua di un'arma letale che necessiterebbe per utilizzarla, quanto meno, l'adozione di precauzioni ed una serie di meccanismi di sicurezza. Non può tacersi un'azione di tale portata, né passarla sotto traccia come fosse stata una semplice burla. Il silenzio è complicità e non deve accettarsi certa facile retorica alla Sciascia. Il corpo del reato va immediatamente sequestrato e studiato prima che sia tardi. Lo si porti nei laboratori del Ris di Parma e se ne curi l'estrazione della catena elicoidale del DNA al fine di determinare sesso ed età l'autore del gesto liberatorio. Sarà compito della giurisprudenza poi determinare quale sia l'inizio dell'azione criminosa. Dallo sforzo, oppure dalla raccolta, piuttosto che dalla deposizione del pacco sospetto in loco? Certo è e lo dico subito il procurato allarme è in re ipsa! Non solo si vede ma, peggio ancora, si sente. Eccome se si sente! Fosse vivo De André dedicherebbe un titolo come fece con "il bombarolo"... Tuttavia a ben guardare oltre il rafforzamento della scorta, inviterei il Ministero a fare, sì, scorta di Imodium. Raccomanderei in capsule, giammai in supposte. In quest'ultimo caso il malintenzionato, se individuato, sarebbe comunque difficilmente neutralizzabile e non privo di insidie e difficoltà l'azione operativa, e ciò nonostante l'allenamento degli italiani di mettersi nella posa adatta: a novanta. 
P.S.P.S. Sebbene l'ironia salvi il mondo, avrei preferito una più anglosassone torta in faccia. La mia solidarietà al Presidente. 
Roberto Urbinati