domenica 4 aprile 2021

La Stagione dei Voli

Ricordate amici e compagni, arrivati alla settantina ed oltre, con qualche affanno, ma vivi nonostante i dubbi su Astrazeneca che i nostri giochi fanciulleschi, seguivano le stagioni? Io, come tanti, ho avuto il pallone, complice la spiaggia vicina, come fedele amico, ma ho praticato anche le stagioni delle palline, figurine, archi, frecce, fionde, fino alla agognata bici, prima di arrivare alla stagione di Battiato. Confesso: avevo anche la caccia come passione ereditata. Un prete comprensivo mi ha assolto per tre storni. La politica locale nel suo immenso squallore, privo di idee e proposte che non siano le poltrone, segue l'antico calendario. E' ritornata l'ora dei voli, la guerra dei cieli, Forli contro Rimini come fosse uno stupido derby tra falliti, oltre alla conferma di una regione priva di programmazione nei settori infrastrutturali. Rimini, da decenni è terra di conquista. La Fiera lo testimonia. Ho letto le dichiarazioni di Barboni e Montevecchi, raccolte dal giornalista del Carlino, troppo impegnato per ascoltare Mio Paesani. Due personaggi con diverso peso nella politica riminese, ma rappresentanti della stessa coalizione (?) sempre vogliosa di perdere a prescindere dai candidati che non trovano. L'amico Barboni, senatore di Forza Italia, collega di vecchia data nel consiglio comunale, va però giù duro contro l'incomprensibile e reiterata volontà di trasformare ancora il Ridolfi, un ampio recinto per galline, in scalo regionale. L'ipotesi di confermare in 100 chilometri, tre aeroporti è follia che solo in Italia ha fondamenti campanilistici. La regione ha sempre lasciato che i cugini di campagna ed i bagnini si scornassero per allargare gli orizzonti dello scalo bolognese. Rimini poteva/doveva avere una espansione pari e forse superiore al Marconi. Lunghezza, sicurezza e spazi a diposizione di un aeroporto Nato, dovevano assicurare all'allora capitale (vera) del turismo, il riconoscimento regionale. E' andata così come tutte le altre infrastrutture necessarie, dalla viabilità, all'alta velocità, porto, sanità ed università. Il maggiore partito riminese è gestito da un ardente leghista forlivese. Si vede e purtroppo si legge. Le dispute ci vedono sempre perdenti. I sistemi inventati in vIa Moro a Bologna sono sempre dannosi per la nostra comunità (cit.Paesani). L'ultimo è la Petitti. Bonaccini maestro di cerimonie ed inaugurazioni gnassiane, ci ha scippato anche la Fiera, aspettando la resa (anagrafica) di Cagnoni. Mi soffermo sperando sia l'ultima volta, sull'affermazione di Morrone, il senatore forlivese prestato per risolvere i loro problemi di volo a danno (ancora) dei nostri, quasi spariti. Ha detto che i due aeroporti possono convivere. Non devono avergli riferito che quello di Rimini è stato "prescritto" nonostante flussi finanziari da brividi, quello (suo) è andato anche peggio, nonostante il traffico intenso di polli. Ma ca..tutti da noi li dovete portare. Abbiamo già i grillini da consumare.
PS Chiamami Melucci segue, oggi, la via dell'arancione, dopo la manifestazione in piazza. Fatto male, male, male.