giovedì 1 aprile 2021

Vittorio Feltri



E' uno dei miei giornalisti-scrittori preferiti, come Bruno Sacchini nella veste (riminese) del prelato più convincente. Il giudizio su Draghi coincide con quello maturato in fretta. Ha fatto la figura del..Pirlo di governo. La sua carriera da banchiere d'Europa gli ha permesso di frequentare, conoscere ed usare la finanza all'assalto o conservazione del potere. Cosa diversa dal condurre al pascolo una mandria composita e conflittuale come quella rimasta in parlamento. Il consiglio dato a Salvini è totalmente condivisibile. Il governo ha chiuso tutto, bar, ristoranti, negozi, parrucchieri, palestre, pub, discoteche, lasciando le profumerie aperte. Nonostante il forte (?) dissenso espresso dal segretario della Lega. Un sostegno alla Meloni non era più confacente ai desideri di un movimento con una fortissima propensione alla lotta rispetto al governo? E' vero che dove sono chiamati ad esprimerlo non rilasciano sempre grandi soddisfazioni. Un miscuglio ancora da definire. A Rimini quando ne azzeccano una è festa padana. Non avere governato è handicap notevole, non hai avuto possibilità di allevare e costruire una classe dirigente. Situazione capovolta rispetto ai drammi pietosi del Pd. L'hanno distrutta e dispersa dopo le mille giravolte partitiche, per finire nei resti indifferenziati della peggiore democrazia..cristiana. Hanno perso il popolo ed i voti. Essere sostenuti dalla componente garantita nel paese delle caste, li colloca in una posizione sempre più residuale ed elitaria della rappresentanza elettorale. Secondo Feltri, Draghi imita "pedestramente" il suo predecessore. Oltre al pesante aggettivo ci sono altre considerazioni. Draghi ha una esperienza lunghissima ai vertici del vero potere, abituato a negoziare a quei livelli che non sono esattamente coincidenti con l'andreottismo oggi necessario. Occorre avere alle spalle una forza politica che solo il voto ti può dare. Con la garanzia che la tua caduta provochi la fine dei..Croatti. Sono diventati i più fedeli sostenitori del loro saldo. Due terzi del parlamento, 600 portavoce torneranno nel buio delle piattaforme. Morire di fame purché profumati è il motto spiritoso di Vittorio Feltri. Sabato ci sarà a Rimini la prima manifestazione del dissenso in piazza. Occorre tradurla in voti senza furbesche (?) astensioni.