mercoledì 14 aprile 2021

Le Proteste

La propaganda piddina è diventata una corrente di pensiero all'interno del governo Draghi. Ci sono invece alcune regioni e città (Rimini) dove ancora è il pensiero unico. I termometri e misuratori della pressione, sono state le manifestazioni in piazza che hanno visto come protagonisti commercianti, albergatori (pochi), ambulanti, taxisti, palestre, negozi, pub, estetiste, ma nessuno degli Indino e Rinaldis si è visto. Questo per definire la realtà che verrà "misurata" in settembre e deciderà chi ha ragione. Hanno fatto girare all'infinito i tafferugli romani con la solita "destra" come protagonista, non il povero ristoratore sull'orlo del suicidio. Devo dire, da attento osservatore della "propaganda" che si avvertono vistosi cedimenti anche locali. Gnassi è balbettante, nervoso, quasi uterino nelle sue sbroccate. Gli si sta rivoltando il mondo, quello che lo ha acclamato sul Lungomare dei desideri. E' diventato per lui un Triangolone 
di problemi, amministrare la città. Manda in giro il povero Morollino, ormai considerato da tutti, come imbianchino, muratore, custode e perfino giardiniere delle scuole, nei ritagli. Ruoli leggermente diversi da quello dell'assessore. Il Principe vuole così i suoi delegati. Combina però meno guai di Brasini. Alla più importante ha consegnato i monopattini e si diverte. La strategia del terrore si sta rivelando un pauroso boomerang elettorale. Speranza viene additato come il colpevole. Il cambiamento del vento giudiziario potrà portare forse alla verità (?) sulla gestione della pandemia. Sarebbe troppo. Per Draghi la cosa può anche essere utile, una distrazione politica che lo preserva. Il generale con la penna si muove in divisa sempre più militarmente contro le regioni ribelli. La sinistra radical chic, con sede a Capalbio, non gradisce. Le promesse si sprecano. Stanno volando milioni di vaccini entro giugno. Fotografia impietosa di una paese che non ha ancora risolto i danni del terremoto in Campania. Secondo la vulgata piddina, Paesani non avrebbe ottenuto grandi successi. La Petitti e Jamil, in comica concorrenza, invece sono già seduti al posto del Principe. La moneta verrà lanciata dall'arbitro Melucci. Ho invece l'impressione che Lucio Paesani stia scalando la montagna velocemente. Ha timbro e fantasia istrionica alla Salvini, il migliore intrattenitore delle Piazze. I cittadini lo sentono e vedono come uno di loro. Distante anni luce dalle "griffate" apparizioni del Principe, con studiati e ponderati cambi di tono ed abito. L'unico che troverà subito il lavoro sarà Fabrizio Bronzetti, lo specialista nel farti sembrare un Sindaco.