venerdì 16 aprile 2021

SOS Bellariva

Per chi conosce la sede della Società del Gas, è difficile non notare che la costruzione dell'ennesimo capannone ha riempito l'area di mattoni. La maledetta deformazione, conseguenza dei tanti anni dedicati all'amministrare, ti costringe a confrontare ad occhio e spanne, l'indice di edificabilità di un'area fortunata, con quella degli altri comparti di chicchiana memoria e fede. Ad occhio (allenato) un rapporto uno a tre. Un compagno di forte e consolidata esperienza, diceva sempre di seguire la pubblicità per capire dove si posava la politica. Le superfici edificate vanno ben oltre le esigenze aziendali, con uffici, ristoranti e sale congressuali. Mi sono chiesto e risposto, come siano stati autorizzati in assenza degli stalli obbligatori, tassativamente previsti per tutti. Mi hanno detto che per il futuro in Rue, stanno lavorando nel comparto attiguo. Le  velenose voci sussurrano una (solita) variante per condomini, ristoranti, parcheggi e trasferimento di volumetrie varie, superando la previsione di Prg che concede un condominio con (massimo) dieci appartamenti, già realizzati nel comparto gemello. Il Piano Regolatore, a suo tempo, intendeva creare, attraverso la cessione gratuita delle aree. un parco pubblico di circa dieci mila mq, utile da Marebello a via Lagomaggio. Chiudo avvisando i manovratori che a Bellariva l'attenzione è alta e le elezioni imminenti. Non spreco tempo richiedendo interventi consiliari o giornalistici. La giustizia dei mattoni a Rimini, ha già sentenziato che non sono tutti uguali.