venerdì 5 gennaio 2024

Conferenza Storica

Valeva il biglietto. Affermazione usata quando lo spettacolo è soddisfacente.  Per la destra meloniana è stata una Conferenza Storica, ha ripagato i decenni passati nel ghetto della politica, per azzurri e leghisti, solo una doverosa attenzione alle parole del Capo. Non ci sono dubbi sul titolo, diventato superfluo quando pensi chi è la sua avversaria. Tre ore di domande e tante spiegazioni, con un breve ma necessario intervallo. Le facce dei giornalisti della scuderia Elkann, Riformista, Domani e la compagnia Gruber, hanno ripagato lo spettacolo, se non fosse gratuito. Il richiesto (?) confronto al femminile, sarà un'altra tragedia mediatica. La frase sulla maternità non va bene solo alle massaie e zitelle come (villanamente) scrive Linkiesta, ma è un cazzotto alla propaganda di generi insopportabili e presuntuosi. Il Premier ha dato una risposta da vera femminista ed incassa. La pistola tascabile è stata liquidata assieme al pistolero. E' il tallone del partito. Troppo rapida l'ascesa, senza il necessario radicamento territoriale. Prendo ad esempio il Comitato Federale del Pd, più numeroso di una volta, con la metà dei voti. L'ex tesoriere Paolo Zaghini, sul blog 3 cittadinanze, fotografa il Pd alla riminese. Cosa rimane ai democratici? Fare finta di niente come fossero felici e contenti nella nuova collocazione, usare i voti grillini e ripagarli con i loro. Una liaision surreale. Due nemici acerrimi, costretti a collaborare pur avendo visioni completamente diverse su tutto. Il fine mese li addolcisce. E' uscito il Piano Spiaggia del futuro ed è iniziata la commedia. Molto fumo ambientale e poche spiagge da liberare. Le amministrazioni campo largo, non possono fare a meno dei voti sicuri e confermati anche recentemente. Il pericolo sono le grandi aggregazioni, portatrici di novità, ma con voto nemico. Lo conferma la penosa querelle commerciale, con veti ostativi. Alle volte occorre saper perdere.
massimo lugaresi