domenica 28 gennaio 2024

Prima Pagina

Sono ripetitivo. Uso (sempre) le due intelligence della propaganda piddina che reputo migliori (?). Capisco che (al Pd) si sono "ristretti" i ragazzi, come titolava il famoso film. Deve occupare un posto vuoto di idee, mentre le poche, incomprensibili, sono recitate dalla Schlein. Scatenare la rissa, diventa il giochino più facile, come fanno i fidanzati a 5 stelle, con obbligo nuziale. Pensare di entrare nel campo prediletto dalla popolana Meloni, senza pagare dazio televisivo, lo poteva fare D'Alema, prima di dedicarsi ad altre attività. Anche Renzi è molto bravo, dialetticamente. A Rimini il migliore era Cagnoni. Sono arivati ai livelli che le maniche larghe indossate impediscono. L'annoiata ragazza sembra (?) una delle tante miliardarie che girando il mondo, sono cadute su Bologna, diventata terra di sardine. La Prima Pagina di Dagospia, cambiata subito con una peggiore, spingeva verso un comprensibile spirito di compassione. Ne avessero indovinata una delle previsioni, condite da quintali di malauguri al governo. Vi ricordate il Pnrr, lasciato immacolato da Draghi e terminato in tempo record? Hanno titolato per settimane, augurando il peggio per il paese, colpevole di una svolta a destra senza permesso. Poi è arrivata l'annoiata e sconosciuta, raccomandata da Prodi, come fece con l'euro. Si sono aggravati i problemi con la brusca collocazione all'opposizione. Nel giro di un breve periodo si sono trovati accanto e succubi dei loro peggiori nemici. La fantasia e la presunzione che ha permesso la nascita di un partito inseminato, poco o molto, da tanti, ha fatto il resto. E' nato il Pd. Oggi esiste (ancora) sui giornali e nel mainstream televisivo, solo perchè di proprietà di strani imprenditori italiani (?) che si ristorano con il nostro debito, ma ripagano in Olanda. Alla Meloni, dopo un solo anno e senza compagno, hanno addebitato di tutto, perfino l'acqua rovesciata sulla nostra Romagna. La legge di bilancio, secondo l'attento contabile Dagospia, necessita di circa 20 miliardi per coprire il deficit. Sono quelli, più o meno, regalati con il superbonus elettorale. Allora la Ducetta, nel giorno della (voluta) memoria a metà, decide di vendere l'argenteria italiana: Poste, Eni e Ferrovie. Dimenticavo: la sanità è al collasso. Per fortuna il turismo regge stupendamente. Siamo sempre esauriti. 
massimo lugaresi