mercoledì 24 gennaio 2024

Assediato

Netan è assediato. All'interno ci sono i familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas che lo assediano con la loro instancabile protesta. Biden o chi per lui, lo ha scaricato, senza accorgersene. Trump sta viaggiando verso la vittoria, troppo scontata. I democratici americani stanno facendo valigie e cartoni nella Casa Bianca. Le decine di migliaia di morti invece sono ancora una componente trascurabile per la propaganda occidentale, più preoccupata di nascondere l'ennesimo fallimento bellico. Perdono anche le guerre su procura. Hanno consentito il rafforzamento della ostile coalizione mediorientale. L'iran concede carte e missili ai guerriglieri Houthi, spingendo (facilmente) la Meloni ad indossare l'elmetto. Non vedeva l'ora di mostrare anche indubbie capacità belliche. Protagonismo pericoloso. Non ha Salvini davanti. Al momento l'apparente disparità delle forze in mare è impressionante. Portaerei contro pescherecci. Però la potenza iraniana è sempre il nemico da trattare con molle islamiche. Siamo sicuri che in Europa siano consenzienti a questa prova di guerra? La Spagna del compagno Sanchez ha tirato indietro il culetto da torero. La Giorgia non vedeva l'ora di scrivere il secondo libro. L'armocromatica, maniche larghe, è sparita dai radar della Gedi. L'ultima invenzione del Pd è andata proprio male. Netan è solo. I parenti degli ostaggi chiedono le sue dimissioni, i laburisti anche, gli americani lo hanno mollato da tempo e studiano un piano della pace con i sauditi e gli immancabili egiziani. Perfino l'Alto rappresentante Ue Borrel vuole un cessate il fuoco. Due guerre spacciate come vittoriose, sono un fallimento dell'occidente. Arriva Trump, l'ultima speranza per l'America. I danni democratici li paghiamo sempre noi. 
massimo lugaresi