lunedì 22 gennaio 2024

Ambiguità

Mentre un gruppo (solo) di antagonisti, notoriamente "vicini" alla Schlein, "attacca" la Fiera di Vicenza per colpire poliziotti e lo stand israeliano, Biden presidente (?) degli States, oggi procuratori di guerre, viene sfanculato pubblicamente da Netan. La propaganda si scatena (ovviamente) sulla Russia che tramerebbe altri conflitti con (a scelta) Finlandia, Norvegia, Polonia o addirittura Germania. Noi, siamo, eventualmente, un recapito per missili balistici. I mie due fornitori di news, scartate dalle intelligence normali, sono fuori dalle grazie di Francesco. Esaurita la scorta papale in Vaticano, presto vedremo un rigido conservatore, voluto e testato dal clero americano, sul seggio della fede. Sarà l'aperitivo religioso, in attesa di quello (Trump) politico. Finirà così l'avventura del progetto Prodi. Venti anni rubati a sinistra. Un attacco della Russia ai Paesi Nato è sempre più probabile, questo è il domenicale pacifista, titolo di Linkiesta, capocorrente atlantica del Pd. Lo ha affermato, quindi credibile, il ministro della difesa tugnino che dimentica chi ha abbattuto il nazismo. La loro espiazione è stata brevissima. Nel giro di 4, forse otto anni, è tutto possibile. Un mago delle previsioni. Se andassimo a vedere chi è stato l'iniziatore di conflitti o sbarchi finiti male, avremmo sorprese fulminanti. Mentre la pulizia della Striscia continua nel silenzio quasi generale, rotto solo da alcuni gruppi di protesta, confermando l'inutilità costosa dell'Onu, la guerra su procura, in Ucraina, che non doveva nemmeno iniziare, aspetta l'inverno per la resa finale. Biden per quanto possa fingere (bene), non conta niente. Aspettiamo Trump. 
massimo lugaresi