venerdì 26 gennaio 2024

Cumuli di Bugie

Cumuli di bugie sono precipitati sul Pd. Non ricordo, nonostante l'abbondante (cumulo) di età, un partito messo peggio. Ci sono segnali che la politica italiana ha accettato come veritieri. Quello più evidente è la mancanza di iniziative giudiziarie contro i nemici e addirittura la novità che esce dalle scarne notizie giornalistiche: gli indagati (per ora) ci sono anche nel Pd. Poi che siano, come spero, innocenti, è tutta altra storia da vedere tra almeno 5 anni. L'affermazione (pesante) della Ducetta che rivolgendosi a Conte e Schlein, fidanzati d'Italia, li accusa di dovere sistemare gli errori e bonus da loro creati, è una verità inconfutabile. Il Pd ha governato e fatto governare tutti. La Gestione Draghi è il simbolo, una iniezione imposta. La riforma leghista che "differenzia" le regioni e le stesse timide proposte costituzionali, albergano da decenni in altri paesi dove, tutto, miracolosamente, funziona. E' finita anche la politica Gedi. La lunga serie dei primi ministri, mai votati, ma indicati dai giornali del famoso imprenditore con sede e fisco olandese, è finita. Premierato e premio di maggioranza sono pericolosi solo per il Pd che annaspa nonostante previsioni elettorali confezionate in casa. Tutti i principali partiti di centrosinistra, a cominciare dal Partito democratico, e tutti i maggiori quotidiani di area, a cominciare da Repubblica, gridano in questi giorni alla spaccatura dell’Italia, accusando il governo di volere imporre unilateralmente una riforma delle autonomie che aggraverà il divario nord-sud. Dimenticano però che se questa riforma è possibile, è perché i dirigenti del centrosinistra, con il pieno sostegno di giornalisti e intellettuali di area, hanno varato la riforma costituzionale del Titolo V nel 2001. Le privatizzazioni sono "costrette" dal debito mostruoso lasciato in eredità. Ricordate quelle di Pigi Bersani o le ciminiere (spente) di Taranto o Telecom e soprattutto Autostrade che crollano? State sereni arriva Michelle. 
massimo lugaresi