venerdì 19 gennaio 2024

Il Generale della Lega

Il primo anno d'opposizione, destinata al ventennio, ha già "sbalestrato" i (miei) blog di riferimento piddino. Linkiesta sta attraversando il momento più duro. non trova ripari o difese. Anche la cancel culture, inserita nella mission editoriale, sta incassando colpi mortali. La destra sta risalendo il muro della cultura ufficiale, diventata quasi costituzionale. Non siamo ancora alle ribellioni popolari contro un radicalismo spesso da operetta o cinecittà. I clan cinematografici, gli incassatori dei premi Strega e perfino i cantanti del Festival di Amadeus, sono nel mirino del nuovo regime. I fratellini italiani sembrano colti di sorpresa, non erano ancora ben attezzati al potere e soprattutto al passo della Meloni. E' vero, occorre dirlo, che il Pd sta soffrendo la debolezza quasi patetica della segretaria. Oggi i partiti devono avere un leader trainante. La Giorgia possiede tutte le virtù necessarie. Troppo sola? Il potere attira anche i migliori. Noi viviamo in un'enclave, stampa e propaganda cercano di nascondere la realtà. Rimini è tutto come prima. Poi appena esci ti rendi conto che l'Italia sta cambiando colore e potere. La comparsata della Meloni con la Ursula, a Forlì lo dimostra. L'opposizione ha trovato un centinaio di persone per inverire contro chi, senza alcuna colpa, porta un vassoio con milioni in aiuto. Siamo solo al primo anno di espiazione. Il Generale Roberto Vannacci si candida con la Lega. Dagospia scrive che lo sapeva. Noi l'avevano capito dalla mole giornalistica e non solo, di critiche piovute. Poi è arrivata la "solidarietà" della Ferragni. Verrà ricordata nei libri di storia, come la fine del Pd.
massimo lugaresi