sabato 13 gennaio 2024

Uno Sparo nel Buio

Il Foglio, inteso come giornale, appartiene alla folta compagine dei giornali con pochi lettori, ma condiviso da (quasi) tutta la sinistra. Per fare un esempio, il maestro Dagostino lo cita spesso quando deve (sempre) attaccare la Ducetta o i Fratellini che sbagliano. Nel deserto politico in cui razzola il Pd, lo Sparo nel Buio addebitato (al momento) a Pozzolo, vale molto. In attesa di rievocare i nonni della Ducetta, dopo avere vivisezionato tutta la famiglia di fatto e diritto, l'occasione dello sparo da un revolver, definito femminile, è ghiotta. Ci si è buttato anche Matteo Renzi in crisi di voti e visibiltà. Lo stare nel mezzo del guado tra le due coalizioni è duro per un protagonista come lui. Ha capacità non paragonabili a quelleinesistenti della segretaria per procura grillina. Tra i due non ci sarà mai un confronto, sono di due categorie diverse, molto. Dagospia copia il Foglio e amplifica Renzi. La velocità con cui la Ducetta si è liberato del fardello, dovrebbe fare capire che in questo regime, esiste chi comanda e chi deve eseguire. Si inventano naturali e ricorrenti diatribe, successe per le nomine in ogni campagna elettorale. Impedire la terza legislatura per sindaci e governatori sembra una madornale cazzata. Gli aumenti per sindaci ed assessori sono "lievitati" scandalosamednte, ma rinsaldano le giunte. I grillini hanno mostrato la debolezza (anche) nella loro presenza governante. Il Mago di Rignano, che possiede una certa conoscenza dei servizi, anche quelli definibili segreti, aggiunge una serie di dubbi per alimentare lo Sparo nel Buio che credo sia purtroppo molto più semplice e stupido. Secondo le intelligence e gufi piddini, il governo cade per un colpo di pistola? Tanti anni fa ha scatenato una Prima Guerra mondiale, oggi fa solo incazzare ulteriormente la Meloni. Serve come distrazione delle masse dai veri drammi e tragedie: guerra in Ucraina, mattanze palestinesi, blocco del canale di Suez ed inflazione che riparte.
massimo lugaresi